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Ingente sequestro di rame: 15 tonnellate in un deposito di San Severo

Denunciato per ricettazione il titolare dell’azienda

I finanzieri del comando provinciale di Foggia hanno posto sotto sequestro un centro di autodemolizioni di San Severo, nel quale è stato rinvenuto un ingente quantitativo di rame e altro materiale ferroso di provenienza furtiva. Denunciato per ricettazione il titolare dell’azienda.
L’OPERAZIONE è stata sviluppata nel quadro delle attività coordinate in seno al gruppo di lavoro interforze “emergenza furti di rame”, attivato dalla Prefettura di Foggia su direttiva del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. In particolare, sulla base di un’analisi di rischio effettuata nei confronti degli operatori attivi nel settore della rottamazione dei metalli ferrosi, i finanzieri della compagnia di San Severo hanno individuato alcune anomalie relative alla posizione di un centro di autodemolizione di San Severo gestito da un uomo di 35 anni.
IL SEQUESTRO. A seguito degli accertamenti, finalizzati alla ricostruzione della provenienza del materiale rinvenuto nel deposito, è emerso che gran parte dello stesso era di provenienza illecita. In particolare, sono state sottoposte a sequestro 15 tonnellate di rame (non solo da cavi elettrici ma anche da grondaie oggetto di furto presso cantieri edili), 20 tonnellate di ghisa costituita da tombini di proprietà del Consorzio di Bonifica della Capitanata e 12 tonnellate di tubi zincati per l’irrigazione. Ancora, sono state rinvenute 33 tra statue e fioriere, in bronzo ed ottone, asportate da cimiteri, 2 tonnellate di guard rail asportati lungo le strade della Capitanata e 1 tonnellata di supporti per binari ferroviari. Tutto il materiale ferroso, ammontante a 50 tonnellate complessive, è stato riconosciuto da funzionari di Enel, Ferrovie dello Stato e del Consorzio di Bonifica della Capitanata di loro proprietà.

di Redazione 


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