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Policlinico Foggia, intervento chirurgico raro e complesso: rimosso tumore addominale di 21 kg
L'INTERVENTO. La massa del tumore - spiegano dal Policlinico, di dimensioni eccezionali, occupava l’intera cavità addominale della paziente, ostacolando i normali movimenti respiratori del diaframma e determinando una significativa compressione dei grossi vasi, in particolare dell’arteria aorta e della vena cava inferiore. Alla luce della gravità del quadro clinico e della compressione esercitata sugli organi vitali, si è reso necessario programmare un intervento con finalità salvavita. Durante l’operazione, la reale entità della patologia è emersa in tutta la sua complessità in quanto la massa comprimeva strutture anatomiche fondamentali e rendeva estremamente difficoltose le manovre chirurgiche. Vista la situazione, si è dovuto ricorrere a una laparotomia estesa, abbandonando l’approccio mini-invasivo solitamente preferito nei casi oncologici. La paziente, una donna di circa 50 anni residente a Foggia, è attualmente ricoverata. Le sue condizioni cliniche sono stabili. Per cortese pubblicazione o notiz
Policlinico Foggia, intervento chirurgico raro e complesso: rimosso tumore addominale di 21 kg
Eseguito da équipe multidisciplinare
Presso il Policlinico Foggia, in data 10 aprile, è stato eseguito un intervento chirurgico raro e complesso per la rimozione di un tumore addominale del peso di 21 kg.
Il caso ha richiesto un’approfondita valutazione multidisciplinare, dal momento che è stato trattato dalla Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia Universitaria I, in collaborazione con la Struttura Complessa di Chirurgia Generale Universitaria e con la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione Universitaria del Policlinico Foggia.
L'INTERVENTO. La massa del tumore - spiegano dal Policlinico, di dimensioni eccezionali, occupava l’intera cavità addominale della paziente, ostacolando i normali movimenti respiratori del diaframma e determinando una significativa compressione dei grossi vasi, in particolare dell’arteria aorta e della vena cava inferiore. Alla luce della gravità del quadro clinico e della compressione esercitata sugli organi vitali, si è reso necessario programmare un intervento con finalità salvavita. Durante l’operazione, la reale entità della patologia è emersa in tutta la sua complessità in quanto la massa comprimeva strutture anatomiche fondamentali e rendeva estremamente difficoltose le manovre chirurgiche. Vista la situazione, si è dovuto ricorrere a una laparotomia estesa, abbandonando l’approccio mini-invasivo solitamente preferito nei casi oncologici. La paziente, una donna di circa 50 anni residente a Foggia, è attualmente ricoverata. Le sue condizioni cliniche sono stabili. Per cortese pubblicazione o notiz
di Redazione
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