Si chiama Maria Giuseppa Robucci ed è nata a Poggio Imperiale il 20 marzo del 1904. E già così, è un primato non da poco. Se poi alla lusinghiera età si aggiunge anche un'operazione chirurgica, per giunta brillantemente riuscita, allora è record a tutti gli effetti.
E' IN BUONE CONDIZIONI DI SALUTE. Le hanno impiantato una protesi al femore, a seguito di una frattura rimediata a causa di una brutta caduta. L'operazione chirurgica è avvenuta nel reparto di ortopedia dell'ospedale di Termoli, in provincia di Campobasso. La “nonna foggiana” è stata sottoposta ad un intervento chirurgico, con anestesia spinale, della durata di un'ora, per giunta ottimamente riuscito ed eseguito dal dottor Enzo Bianchi, primario di Ortopedia dell'ospedale molisano. "Abbiamo deciso di operarla - ha dichiarato il chirurgo - perché è in buone condizioni di salute. L'incidente le aveva peggiorato la qualità della vita".
BRILLANTE COLLABORAZIONE. Quanto alla natura in sé dell'intervento, è sempre il dottor Bianchi a spiegarlo nel dettaglio: “L'operazione è consistita nella riduzione di frattura e sintesi con chiodo endomidollare bloccato. Il successo – ha concluso il primario di Termoli – è stato possibile grazie alla mia equipe e alla brillate collaborazione con gli anestesisti e cardiologi" (fonte Ansa).
Si chiama Maria Giuseppa Robucci ed è nata a Poggio Imperiale il 20 marzo del 1904. E già così, è un primato non da poco. Se poi alla lusinghiera età si aggiunge anche un'operazione chirurgica, per giunta brillantemente riuscita, allora è record a tutti gli effetti.
E' IN BUONE CONDIZIONI DI SALUTE. Le hanno impiantato una protesi al femore, a seguito di una frattura rimediata a causa di una brutta caduta. L'operazione chirurgica è avvenuta nel reparto di ortopedia dell'ospedale di Termoli, in provincia di Campobasso. La “nonna foggiana” è stata sottoposta ad un intervento chirurgico, con anestesia spinale, della durata di un'ora, per giunta ottimamente riuscito ed eseguito dal dottor Enzo Bianchi, primario di Ortopedia dell'ospedale molisano. "Abbiamo deciso di operarla - ha dichiarato il chirurgo - perché è in buone condizioni di salute. L'incidente le aveva peggiorato la qualità della vita".
BRILLANTE COLLABORAZIONE. Quanto alla natura in sé dell'intervento, è sempre il dottor Bianchi a spiegarlo nel dettaglio: “L'operazione è consistita nella riduzione di frattura e sintesi con chiodo endomidollare bloccato. Il successo – ha concluso il primario di Termoli – è stato possibile grazie alla mia equipe e alla brillate collaborazione con gli anestesisti e cardiologi" (fonte Ansa).