San Severo, colpi di pistola contro il portone di casa del consigliere Damone: la solidarietà di Emiliano e Miglio
Tre colpi di pistola sono stati sparati contro il portone d'ingresso dello stabile dove abita il consigliere comunale Luigi Damone in via Gramsci a San Severo.
LE INDAGINI. Sull'episodio, accaduto nelle prime ore del mattino, indaga il commissariato di polizia i cui agenti sono intervenuti sul posto. Tra le ipotesi plausibili un atto di intimidazione nei confronti di Damone per motivi legati alla sua attività politica.
LA SOLIDARIETÀ. Il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha espresso: “totale e convinta solidarietà al consigliere comunale Luigi Damone, destinatario di un gravissimo e vile gesto intimidatorio che non può passare inosservato e magari sotto traccia. A Gigi – ha aggiunto il primo cittadino - invio immediatamente i sensi di più alta solidarietà non solo a titolo personale quale sindaco di San Severo, ma da parte di tutta l’Amministrazione Comunale. Gli siamo vicini con tutto il nostro sostegno ed esprimiamo la più ferma condanna per quanto accaduto che ci lascia stupefatti ed increduli”.
EMILIANO. “Esprimo vicinanza al consigliere comunale Luigi Damone e a tutta l’amministrazione di San Severo dopo il gravissimo atto intimidatorio avvenuto questa mattina presso la sua abitazione” ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Non è la prima volta che sindaci e amministratori subiscono intimidazioni mafiose” ha poi aggiunto il governatore regionale. “Nonostante ciò vanno avanti, non fanno mancare il loro impegno sui territori, in contesti mai semplici, con una determinazione esemplare, che si sostanzia nella forza della denuncia e nel coraggio dell’azione quotidiana. La Regione Puglia è al loro fianco, sempre. In modo particolare è vicina a loro per sostenere ogni iniziativa di contrasto alla criminalità organizzata. Ed è al fianco della Magistratura e delle Forze dell’ordine, impegnate incessantemente nel reprimere questi fenomeni criminali”. Infine l'appello ai cittadini: “Pochi giorni fa ci siamo ritrovati in migliaia a Foggia, a celebrare con Don Ciotti la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Per rompere il muro dell’omertà, si è detto dal palco, tra gli applausi. Facciamo in modo che quello non resti solo un appello, liberiamo le nostre città da quei pochi soggetti che vorrebbero assoggettarle e metterle a tacere. Rompiamo i muri dell’omertà e della paura, perché tutti insieme siamo più forti”.
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