Torna in scena “Io accuso”, lo spettacolo tratto da “Processo a Dio” di Stefano Massini
Al Teatro dei Limoni
Siamo nella primavera del 1945, il campo di concentramento in cui si svolge la vicenda è ormai liberato, ma Elga Firsch, una famosa attrice ebrea, prima di lasciare per sempre il recinto della disperazione e dell’annullamento di un popolo, pretende un risarcimento. Perciò scandaglia ogni angolo della prigione per raccogliere le prove della colpevolezza di Dio, il vero responsabile – secondo Elga – delle inaudite atrocità inflitte agli ebrei.
LO SPETTACOLO. È solo l’incipit dello spettacolo “Io accuso”, libero adattamento ricavato dal noto “Processo a Dio” del grande drammaturgo italiano Stefano Massini, premiatissimo in Italia e all’estero, autore italiano più rappresentato al mondo nonché vincitore nel 2022 del Tony Award (una sorta di Oscar per il teatro). Lo spettacolo, fuori abbonamento, è in programma nei giorni 25 (alle ore 21) e 26 gennaio (alle ore 19) al Teatro dei Limoni di Foggia. In scena, gli attori Graziana Cifarelli, Stefano Dragoni, Raul Lannunziata, Nicole Piemontese, Cristiano Russo, per la regia di Roberto Galano.
CHIUNQUE SI CHIAMI UOMO. Alla radice del dramma emerge la convinzione che l’uomo sia un semplice “burattino”: il dibattimento, dunque, è teso a comprendere fino a che punto sia reo chi lo manovra. Il processo riguarda chiunque si chiami uomo, in qualsiasi età, lungo la catena del tempo, dal passato al futuro, per non dimenticare. Il teatro, in questa operazione, si prefigge di essere luogo della memoria collettiva.
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