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Isole Tremiti, il Governo dà l’ok alle trivellazioni petrolifere

La Rete No Triv: “Pronti alla protesta”

“La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno. Pensavamo che mai fossero autorizzate le prospezioni geosismiche al largo delle Tremiti, un paradiso di flora e fauna. Noi della Rete siamo stufi di questo comportamento molto strano del Governo Italiano, e siamo pronti a scendere nuovamente in piazza per proteggere il mare dagli attacchi scellerati dei petrolieri”. Per le Isole Tremiti non c’è pace. Per questo, il coordinatore della Rete No Triv che raduna le associazioni contro le trivellazioni, Raffaele Vigilante, non ha perso tempo ed ha convocato ieri un summit per definire tutte le procedure da adottare per far cambiare idea al Governo Italiano. E non è escluso che nei prossimi giorni a Manfredonia si svolga una grande manifestazione di mobilitazione per difendere e tutelare il mare, la costa e le bellezze delle Tremiti.

LA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE NICASTRO - Del resto, la notizia delle possibili trivellazioni petrolifere al largo delle isole Tremiti è arrivata ieri spiazzando un po’ tutti. “Apprendo oggi da comunicazione ufficiale che alla vigilia di ferragosto il Ministro dell'Ambiente ha autorizzato le prospezioni richieste da Petroceltic nei pressi delle isole Tremiti. Riteniamo che si tratti di una offesa alla dignità della nostra Regione e degli altri enti locali che si erano espressi negativamente rispetto alla prospettiva di vedere il nostro mare violentato dalla corsa all'oro nero. E' una ulteriore conferma della sensazione di marginalizzazione della Puglia. Speravamo che questo atteggiamento, in considerazione dell'attenzione e della collaborazione avviate sulla vicenda Taranto, fosse ormai consegnato al passato. Ma evidentemente non è così”. Queste le parole dell'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, nel commentre la notizia, comunicata dal Ministero, di parere positivo alle prospezioni.

RETE NO TRIV: PRONTI ALLA PROTESTA - “Alla luce delle ultime notizie giunte da Roma, ci rimane una sola strada da percorrere: quella della protesta. Il nostro territorio sta subendo da parte di questo governo diversi scippi sconsiderati in nome di un risanamento e di uno sviluppo economico che stenta a decollare. La rete di associazioni – dice Vigilante - chiama a raccolta tutte le associazioni, tutte le categorie di operatori turistici, commercianti, artigiani, pescatori e coloro che lavorano nell'indotto turistico-commerciale, ad unirsi a noi nella protesta contro questa decisione scellerata, ed invita le associazioni, gli enti e i comuni a protestare e a mandare fax e mail di protesta al Ministro Clini”.

di Redazione 


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