Hanno realizzato il loro sogno: quattro ragazzi non vedenti sono diventati dei sub a tutti gli effetti, grazie al progetto realizzato alle Isole Tremiti. Il corso realizzato dall’Ente Parco e l’Area Marina Protetta di Tremiti in collaborazione con l’Associazione ‘Albatros- Progetto Paolo Pinto’, è la naturale prosecuzione delle attività svolte nel 2012 per la formazione di istruttori e guide per l’accompagnamento in mare di subacquei non vedenti con un operatore per ogni diving locale.
I PROTAGONISTI. Daniela Pierri di Bologna, Roberto Polsinelli di Roma, Carmine Cesario di Bari, Giampiero Sacco di Frosinone hanno vissuto quest’esperienza ed hanno superato brillantemente il corso di formazione, conseguendo il brevetto di sub riconosciuto dalla Federazione Internazionale. Ai ragazzi e ragazze non vedenti ed ipovedenti sono state consegnate anche le guide in linguaggio braille del Parco Nazionale del Gargano durante una gioiosa festa pubblica svoltasi sabato sera sull’Isola di San Domino.
LE IMMERSIONI. La metodica didattica proposta da questi specifici corsi di formazione ha una impostazione che cambia l’approccio statico e ghettizzante della realizzazione di un sentiero, esclusivamente riservato ai disabili, in uno diretto che fa sentire il non vedente, non più solo trasportato passivamente sott’acqua, ma protagonista assoluto della sua immersione. In sintesi il sub non vedente può immergersi insieme agli altri sub ed eseguire le stesse identiche immersioni che fanno gli altri in qualsiasi luogo senza doversi limitare ai soli sentieri subacquei attrezzati, esplorando e “osservando” con le mani e attraverso un riconoscitore subacqueo in Braille gli habitat sommersi e le specie senza sentirsi diverso.
IL PLAUSO DEL CONI. L’apprezzamento per il progetto è stato formalmente espresso da Giovanni Malagò, Presidente Nazionale del CONI - di cui il Presidente Pecorella è responsabile dell’ambito sport&ambiente del Comitato di Foggia-, il quale oltre a complimentarsi per l’impegno nella diffusione di nuove pratiche sportive nel connubio tra sport e natura, ed inclusive da un punto di vista sociale, si è impegnato affinché le immersioni subacquee a Tremiti divengano modello d’eccellenza e capofila di sperimentazione in Italia.