Isole Tremiti, deposito edile abusivo sequestrato dai Carabinieri Forestali
Nella mattinata dell’8 marzo 2023 nell’Isola San Domino i militari della Stazione Carabinieri Parco di San Nicandro, insieme alla Stazione Carabinieri di Isole Tremiti, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo nei confronti di un imprenditore edile. L’uomo aveva eseguito opere in area boscata, rientrante nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano, sottoposta a vincolo paesaggistico e di notevole interesse pubblico, in assenza di permesso di costruire, autorizzazione paesaggistica e parere assentivo in ordine al rilascio della valutazione di incidenza ambientale.
PARCHEGGIO E DEPOSITO. Le indagini, durate oltre sei mesi, hanno permesso di appurare la presenza delle opere abusive edificate in un’area di particolare pregio paesistico, con creazione di un parcheggio destinato alla custodia di diversi mezzi d’opera per il movimento terra, nonché box da cantiere con stivaggio di attrezzature da lavoro, invadendo altresì, ai fini di occupazione, un’area di proprietà del Comune di Isole Tremiti in assenza di apposito atto di concessione. Le operazioni di verifica sui luoghi e di controllo, sono state corroborate altresì da un’attività parallela di acquisizione di documentazione cartografica e documentale volta a determinare l’illecito riscontrato, consentendo di accertare come l’indagato utilizzava sistematicamente l’area per scopi diversi da quelli originari.
LA PROCURA. Il provvedimento cautelare reale, eseguito sotto la direzione del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Gargano di Monte S. Angelo, si inserisce in una più ampia e articolata attività investigativa condotta dall’Arma dei Carabinieri con il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Foggia finalizzata ad accertare e a rilevare gli illeciti di natura urbanistica, ambientale e contro il patrimonio,con particolare attenzione alle aree protette vulnerabili ricadenti nel perimetro dell’importante area protetta.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA. I Carabinieri Forestali precisano che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari e che la posizione delle persone convolte nelle predette operazioni di polizia è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, pertanto tali persone non possono essere considerate colpevoli fino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.
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