Ciak si gira, alle Tremiti “Non c'è più religione” con Bisio, Gassman e la Finocchiaro
Le meraviglie naturalistiche delle isole Tremiti si trasformano ancora una volta in un set cinematografico, ospitando in questi giorni le riprese del film di Luca Miniero “Non c'è più religione”.
GLI ATTORI. Nel cast della pellicola, che sarà nei prossimi mesi in distribuzione nei cinema, vi sono rinomati attori come Alessandro Gassman, Angela Finocchiaro e Claudio Bisio. Proprio il noto comico, per anni in coppia con la Incontrada alla guida del programma tv “Zelig”, ha reso pubblico l'impegno sulle Diomedee, postando sul proprio profilo facebook una simpatica foto con la Finocchiaro mentre erano diretti sul set, in barca tra le acque cristalline tremitesi.
LA TRAMA. Il film parla dei contrasti tra diverse comunità religiose che vivono su un'isola del Mediterraneo che nascono quando la comunità cattolica non riesce a trovare un bambino per il presepe vivente, a causa del crollo delle nascite italiane. I cattolici provano quindi a chiedere un aiuto alle altre due comunità dell’isola: la musulmana e quella buddhista. In questi giorni saranno impegnati nelle riprese anche alcune comparse foggiane selezionate lo scorso marzo presso il Cineporto dalla casa di produzione “Cattleya”.
I PRECEDENTI. Le Tremiti si confermano dunque terra di cinema. L'ultima volta era avvenuto tra l'agosto e il settembre scorso quando sulle isole giunse l'intera troupe di “Braccialetti rossi” per girare la terza serie del telefilm trasmesso con successo sul primo canale della Rai. Un anno prima, invece, si era girato il tv movie di Rai Fiction “Un mondo nuovo” con Isabella Ragonese.
Nel cast c'è anche l FAMIGLIA Parlante,con MIRIANA E SABRINA....
Regolamento
Come partecipare alla discussione
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.