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Ius soli ‘soft” e diritto di cittadinanza, la rabbia di Forza Italia: “Non svenderemo la nostra identità nazionale”

La protesta del movimento giovanile

“Snaturare il senso di appartenenza al proprio Paese e distruggere l’orgoglio nazionale, regalando il diritto di diventare cittadini italiani anche a chi non accetta del nostro Paese né le regole né la cultura costituisce una forzatura ideologica che non possiamo accettare”. Il coordinatore regionale di Forza Italia giovani, Mimmo Lardiello non ha dubbi: “Scenderemo in piazza a sostegno della posizione del nostro leader nazionale, l’onorevole Annagrazia Calabria, e se la maggioranza riuscirà ad ottenere il via libera allo “Ius soli” raccoglieremo firme per ottenere un referendum abrogativo. La nostra generazione lotterà a sostegno della salvaguardia della nostra identità nazionale che il PD vuole svendere al solo fine di ottenerne un tornaconto elettorale. Venderemo cara la nostra pelle”.

IUS SOLI ‘SOFT’. È polemica alla vigilia delle dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari (oggi alla Camera dei deputati) in relazione alla proposta di Legge del cosiddetto “Ius Soli Soft”, vale a dire la concessione del diritto di cittadinanza. “Sono pochissime – è la denuncia di Forza Italia giovani - le condizioni che lo "Ius soli soft" pone all’ottenimento della cittadinanza. In particolare, potranno chiedere di diventare italiani quelli che sono nati in Italia o sono arrivati in Italia quando avevano meno di dodici anni, hanno frequentato qui per almeno cinque anni uno o più cicli scolastici e hanno risieduto "legalmente e ininterrottamente negli ultimi cinque anni nel territorio nazionale". I bambini nati in Italia saranno invece italiani per nascita per il sol fatto che uno dei genitori sia in possesso del permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo”.

LA DICHIARAZIONE DI VOTO. Oggi l’intervento previsto dell’on. Calabria sarà ovviamente di voto contrario, nonostante il percorso, all’inizio, sia stato condiviso. Poi la rottura: “La leader nazionale dei giovani di Forza Italia, in un primo momento seconda relatrice della proposta di Legge insieme alla deputata del PD, Marilena Fabbri, già nello scorso mese di Luglio ha rassegnato le proprie dimissioni quale referente del testo di Legge in quanto ritenuto “impossibile da condividere il testo base elaborato”. Oggi dirà no alla proposta e dalla Puglia, il suo partito le dà manforte.

di Redazione 


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