Volevano mostrare il nuovo volto della scuola De Sanctis. Per ora, si sono dovuti limitare ad affiggere le foto del loro lavoro. Il laboratorio politico Jacob è tornato alla carica con il proprio intento, riassunto in uno slogan: “Apriamo spazi di libertà”.
Volevano mostrare il nuovo volto della scuola De Sanctis. Per ora, si sono dovuti limitare ad affiggere le foto del loro lavoro. Il laboratorio politico Jacob è tornato alla carica con il proprio intento, riassunto in uno slogan: “Apriamo spazi di libertà”.
Oggi, però, l'ex scuola media De Sanctis è rimasta chiusa. Una struttura vacante – come spiegano gli aderenti al laboratorio – plurivandalizzata negli anni e attualemnte inagibiile. Loro ieri sono entrati, con l´intento di mettere in salvo il significativo patrimonio librario lasciato marcire sugli scaffali e destinato al saccheggio. Con l´idea fissa di renderlo fruibile, così come l´intera struttura, agli abitanti del quartiere.
LA SCUOLA. Oggi, però, l'ex scuola media De Sanctis è rimasta chiusa. Una struttura vacante – come spiegano gli aderenti al laboratorio – plurivandalizzata negli anni e attualmente inagibiile. Loro ieri sono entrati, "con l´intento di mettere in salvo il significativo patrimonio librario lasciato marcire sugli scaffali e destinato al saccheggio. Con l´idea fissa di renderlo fruibile, così come l´intera struttura, agli abitanti del quartiere".
IL LAVORO. Con secchi e scope hanno rimesso a nuovo l'aula magna e oggi avrebbero voluto mostrare il loro lavoro. I sigilli alla scuola, però, hanno proibito l'ingresso e così ai soci dello Jacob non è rimasto altro da fare che attaccare le foto all'esterno dell'edificio. Perchè, come già l'Infopoint di Piazza Mercato, Palazzo Trifiletti, l´ex-teatro Mediterraneo, l´ex-carcere di Sant´Eligio e ancora l´ex-cinema Garibaldi, l´Ariston, l´ex-deposito delle Ferrovie del Gargano, rappresentano “tappe dello scempio”, che Jacob intende riaprire.