Piove sul bagnato per il Foggia, che soccombe contro la Juve NG dell’ex Brambilla e subisce la terza sconfitta di fila perdendo 2-0 a Biella. A preoccupare è il crollo fisico e mentale dei rossoneri, che nel primo tempo hanno giocato una gara da horror mentre nella ripresa hanno avuto un altro passo senza però riuscire nemmeno a segnare il gol della bandiera. Anzi, se non fosse stato per Pietrelli, che ha sbagliato un calcio di rigore, il passivo sarebbe stato più pesante.
LE FORMAZIONI. Sotto la pioggia battente di Biella, Zauri schiera un inedito 3-5-2 con De Lucia tra i pali, davanti a lui Salines, Marzupio e Dutu con Silvestro e Felicioli esterni di centrocampo, Tascone, Da Riva e Gala centrali, e la coppia Emmausso-Touho in avanti. Stesso schema per la Juventus NG di Brambilla con Daffara in porta, linea difensiva formata da Villa, F. Scaglia e Gil, in mediana vanno Pietrelli, Macca, Cudrig, Owusu e Amaradio mentre in avanti agiscono Afena Gyan e Turco.
DOPPIO SVANTAGGIO. Ritmi lenti nei primi minuti ma al primo affondo la Juve passa: sugli sviluppi di un corner, Amaradio (in posizione sospetta di fuorigioco) si ritrova a tu per tu con De Lucia e lo trafigge per l’1-0. L’occasione per pareggiare i rossoneri l’avrebbero al 15’ ma Touho, servito da Tascone in contropiede, si fa ipnotizzare da Daffara e sciupa tutto. Sbanda ancora il Foggia su calcio piazzato al 19’ quando De Lucia non esce bene su calcio di punizione, Gyan è pronto in rovesciata ma sulla linea salva Felicioli. L’attaccante bianconero, che non segnava da circa un mese, è tra i più attivi e poco dopo ha un’altra palla buona al limite dell’area ma calcia alto. Il Foggia fatica a trovare il ritmo e la profondità in avanti. Al 30’ il raddoppio bianconero è servito: Turco è bravo ad andarsene sulla destra, cross puntuale per Gyan che di testa fa 2-0. Zauri torna sui suoi passi e passa al 4-3-3 togliendo Silvestro (problemi fisici per lui) per Zunno. Chi si aspetta una reazione dei rossoneri rimane però deluso: il Foggia è lento e sembra in balìa dei bianconeri, che al contrario giocano in scioltezza controllando senza patemi fino alla fine del primo tempo.
NO GOAL. La ripresa inizia con un’altra chance per Touho che, ancora una volta, si fa dire no da Daffara a tu per tu. Sugli sviluppi del corner, Tascone prova la conclusione vincente e ancora il portiere bianconero dice di no. Il Foggia ha un altro piglio e al 51’ Da Riva scambia bene con Gala e conclude a lato di poco. I padroni di casa soffrono ma hanno un sussulto al 54’ quando Afena Gyan si mette in proprio e dalla distanza costringe De Lucia al corner. Poco dopo, il portiere rossonero si ripete di piede su Pietrelli. Brambilla non rinuncia ad attaccare togliendo Owusu per Perotti. Zauri risponde con un doppio cambio: fuori Touho per Brugognone e Marzupio per Orlando. Il Foggia si scopre e lascia inevitabilmente spazi dietro: al 63’ Perotti viene servito da Gyan ma De Lucia gli dice no tenendo in vita i suoi. Il Foggia ha una reazione al 70’: Zunno si invola in contropiede ma, anziché servire Emmausso libero, conclude in porta e Daffara blocca in due tempi. A far piovere sul bagnato ci pensa Brugognone al 72’, che colpisce Amaradio in area: è calcio di rigore che Pietrelli calcia però alle stelle. Finisce anche la partita di Gala, che lascia spazio a Pazienza. Brambilla inserisce invece Deme per Amaradio e Ngana per Cudrig. La gara termina senza altri sussulti e tra i fischi dei circa mille tifosi rossoneri accorsi in Piemonte. Sono loro l’unica nota lieta di questo pomeriggio. A Caserta, sabato prossimo, bisogna salvare l’orgoglio.
Foto Antonellis - Calcio Foggia 1920