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L’appello di Libera, commercianti e imprenditori onesti unitevi contro il

L’associazione contro la “tassa dell’Anti-Stato”

“Se i miei colleghi non capissero l’importanza di costituire anche a Foggia un’associazione antiracket non sarebbe solo un problema di paura, ma un problema di altro genere, di interesse se non addirittura di collusione”. A meno di una settimana dalle parole pronunciate da Tano Grasso, presidente onorario della Fondazione Antiracket, nell’Aula Magna di Giurisprudenza in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario dell’uccisione di Giovanni Panunzio, le bombe sono tornate a far sentire la loro voce e bussare alle porte dei commercianti. E’ il caso del bazar di via Fania, gestito da commercianti cinesi, fatto saltare in aria venerdì notte. Per questo il Coordinamento provinciale di Libera Foggia interviene per evidenziare che “non vogliamo in alcun modo anticipare ciò che solo le indagini e la magistratura potranno chiarire, ovvero la matrice dell’attentato, ma ci sembra doveroso intervenire a così pochi giorni di distanza da quella che è stata una giornata estremamente importante e significativa per la nostra città”.

COSTITUIRE L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET - Ricordando la giornata in cui la città di Foggia si è fermata per tenere viva la memoria di Giovanni Panunzio, l’imprenditore edile ucciso venti anni fa perché si era opposto al racket, il coordinamento Libera puntualizza che “in quella occasione si è levata da più parti la richiesta di costituire anche a Foggia un’associazione antiracket, che metta insieme tutti quei commercianti e imprenditori onesti, che vogliono ribellarsi alla prepotenza e all’ingiustizia delle estorsioni, una tassa dell’Anti-Stato che umilia e non dà vie d’uscita alle vittime e per opporsi alla quale Giovanni Panunzio ha perso la vita”. Del resto, non ci sono dubbi: “Solo con l’impegno concreto dei cittadini e delle Associazioni di categoria, uniti accanto all’impegno costante delle Istituzioni, possiamo lottare e contrastare questo fenomeno dilagante nella nostra città e non lasciare mai più che persone singole debbano esporsi da sole contro la criminalità e rischiare la vita”.

UNA TERRA CHE DEVE REAGIRE - Nel suo intervento, il coordinamento di Libera coglie anche “l’occasione per esprimere la nostra vicinanza alla famiglia proprietaria del negozio danneggiato, sperando che possa ripartire quanto prima con la forza che contraddistingue chi ha scelto di impegnare la propria vita in una terra diversa, una terra che speriamo possa reagire e risollevarsi anche per chi ha deciso, nonostante tutto, di investire e di rimanere qui”.

di Redazione 


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