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La "notte insonne" del sindaco Mongelli

Un post su facebook alle 4 di notte: un campanello d'allarme in una città "agitata"

Due semplici parole: “Notte insonne”. Senza nemmeno i puntini sospensivi a lasciare qualcosa di non detto. Dodici lettere che suonano come un campanello d'allarme e al contempo una richiesta di aiuto. A postarle su facebook e twitter, intorno alle quattro di notte, è stato il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli.
MESSAGGIO INTIMO. Spesso accusato di non sfruttare i social network, per una volta lo ha fatto in maniera quanto mai intima. “Notte insonne” in una città che – come ha ribadito commentando la bomba carta contro l'auto di Pontone – è attraversata da una gravissima tensione sociale. E così, il sindaco si ritrova a postare, come un teenager qualsiasi, un messaggio nel bel mezzo di un venerdì notte. È arrivato il weekend, certo, ma sta anche per arrivare una delle settimane più difficili e importanti degli ultimi anni di storia della città di Foggia. Perché a rendere le notti insonni del sindaco incombe una data: 1 febbraio. 
GLI ERRORI DEL PASSATO. È il giorno in cui (presumibilmente) l'Amiu prenderà servizio. Ma è lecito attendersi stravolgimenti, novità, incontri, proteste, polemiche e notti insonni. In conferenza stampa, a Bari, quando Vendola annunciò l'ordinanza con cui di fatto affidava all'Amiu il servizio, Mongelli ammise di “essersi tolto un enorme peso”. Si sbagliava. C'è ancora un macigno che grava su Foggia. Perché l'accordo con l'Amiu porta con se ancora troppi interrogativi. E inoltre una serie di soluzioni irricevibili, accordi saltati, faccia a faccia chiarificatori ma non troppo, eccetera eccetera. La telenovela dei rifiuti, in sostanza, è tutt'altro che conclusa. Mongelli lo sa. Ecco perché non riesce a dormirci su. Rimuginando su qualche errore del passato, probabilmente. Cercando di capire perché sia così difficile evitare di ripeterli.

di Redazione 


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