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La "puzza di Foggia" diventa un caso politico

Sull'odore nauseabondo in città, il consigliere regionale De Leonardis chiede: "Asl e Arpa facciano analisi"

È la compagna più fedele dei foggiani in questa prima parte d’estate. Più del caldo e ancor prima delle zanzare, in tarda serata invade l’intera città: la puzza. E l’odore nauseabondo che fa capolino a Foggia ogni sera, diventa ora un “caso politico” A sollevarlo è il consigliere regionale dell’UdCap, Giannicola De Leonardis, che in una nota chiede ad Asl e Arpa di “fare luce”.
PUZZA PUNTUALE E INSOPPORTABILE. “Un odore sgradevole – scrive nella nota De Leonardis - che è diventato ormai puntuale e insopportabile, estate dopo estate, e che costringe interi nuclei familiari in gran parte della città a trincerarsi in casa nelle ore serali e notturne nonostante il caldo, negandosi la possibilità di una passeggiata rilassante o di rimanere con le finestre aperte. Una situazione indecorosa anche e soprattutto per la disarmante continuità, che meriterebbe le dovute attenzioni e gli accertamenti dei tecnici dell’Asl e dell’Arpa”.
"NON GETTARE FANGO...". Il presidente della settima Commissione Affari Istituzionali non nasconde  “preoccupazioni su possibili, ulteriori derive per la salute”, riguardo a una situazione che da molti viene ricondotta all’utilizzo di concimi chimici da un’azienda alle porte della città.  “Per questo - rileva De Leonardis - dato che non si può ormai più parlare di un evento sporadico, è necessario ed indispensabile procedere con indagini in grado di fare luce sull’origine di un fenomeno che non è più possibile minimizzare e sottovalutare, per restituire a cittadini, residenti e turisti il diritto elementare a un’aria salubre, e non gettare ulteriore fango sull’immagine di una città e una comunità già ai minimi termini”.

di Redazione 


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