La ‘bellezza’ di Zeman, in lacrime nella sua Foggia per presentare l’autobiografia: “Mi avete fatto commuovere…”
L’appuntamento finale del Foggia Festival Sport Story
“Ragazzi, mi avete fatto commuovere. Ho ancora le lacrime agli occhi: sono passati nella mia mente tanti ricordi e non ho saputo resistere”. Zdenek Zeman è visibilmente emozionato quando prende la parola per l’appuntamento finale del Foggia Festival Sport Story. Presso la biblioteca di Foggia “La Magna Capitana” si presenta la sua autobiografia: “La bellezza di Zeman”. Il riferimento del titolo è alla sua eterna visione del calcio ma nella città che è diventata sua, è il lato umano a prendere il sopravvento e la bellezza è osservare un uomo che ha fatto la storia esternare i suoi sentimenti.
I RICORDI. A ‘causare’ le inaspettate lacrime di Zeman sono gli attori della Piccola Compagnia Impertinente guidati da Pierluigi Bevilacqua che, con un’incursione teatrale intensa, ripercorrono vita, calcistica e non, dell’allenatore boemo: dai tempi siciliani a quelli foggiani, non tralasciando aneddoti di vita con la moglie Chiara e con il presidente Casillo (in basso il video). “Ragazzi, mi avete fatto proprio commuovere” dice Zeman. E forse il senso del legame del tecnico di Praga con Foggia è tutto qui.
L'ASPETTO UMANO. Mario De Vivo, team manager storico di Zeman e nell’occasione moderatore dell’incontro, coglie al volo lo ‘spirito’ della serata e lascia sotto traccia i temi che hanno segnato la carriera di Zeman e che sono noti, lasciando ai lettori del libro la possibilità di approfondire. Si sofferma invece sugli aspetti umani del mister. Rivela che, rivolgendosi ai suoi calciatori, ha sempre utilizzato l’appellativo “Ragazzi”. “Sono invecchiato io e quindi probabilmente li ho immaginati sempre come figli. A ogni modo il mio approccio è stato anche quello di essere padre per i calciatori, alla fine ciò che ho sempre voluto trasmettere sono conoscenze, sportive e umane”. In sala ci sono i figli Karel e Andrea: “Con loro per esempio devo scusarmi se hanno sofferto la mia assenza a causa del mio lavoro”. Ecco il lavolo. Un lavoro che ama e per cui si metterebbe in gioco “fino a 90 anni” ma solo “se fatto da persone perbene”. Senza almeno una stilettata, non sarebbe stato il vero Zeman. (video di Potito Chiummarulo)
ultimo baluardo di onesta di umanita'......elargisce speranza e fiducia.....e' uno dei pochi che riesco a sopportare, grazie zeman,grazie per quello che hai insegnato ,grazie di esistere.....
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