La carità non va in vacanza: a Foggia tornano i pranzi solidali della domenica
Iniziativa nelle parrocchie cittadine
Si rinnova anche per questa stagione estiva 2015 l' iniziativa dei cosiddetti "pranzi solidali". Il progetto è coordinato dalla Caritas diocesana Foggia - Bovino e conta sull'adesione di numerose parrocchie locali, tutte unite per garantire un pasto agli indigenti anche durante i mesi torridi.
I ‘RISTORANTI’. L'idea, nata tre anni fa, si va sempre più consolidando, e la proposta alle parrocchie di prodigarsi nella preparazione di un pranzo domenicale per i bisognosi riscuote sempre molto consenso, in primis da parte di gente comune che prepara le pietanze nelle proprie case per servirlo nei locali delle parrocchie adibite a "ristorante".
LA CRISI. I dati sono sempre più allarmanti: se all'inizio l'utenza era principalmente formata da stranieri – spiegano dalla Caritas - oggi il numero degli italiani che usufruiscono di questo servizio è in costante crescita, complice, ovviamente, la crisi economica.
IL CALENDARIO. L'iniziativa è partita lo scorso 5 luglio e terminerà l'ultima domenica di settembre, in attesa della riapertura delle mense storiche domenicali quali l'Annunciazione (per il pranzo) e San Pio X (per la cena) che garantiscono il servizio durante tutto il resto dell'anno. Ogni mese la Caritas Diocesana diffonderà una locandina per indicare le parrocchie che aderiscono all'iniziativa e dopo i due pranzi domenicali alla Gesù e Maria, i prossimi appuntamenti per il mese di luglio sono fissati per domenica 19 (dalle 11,30 alle 12) nella Parrocchia san Pietro Apostolo (via Mons. Fares 11) e domenica 26 nella Parrocchia S. Alfonso de’ Liguori, in via San Severo 71 (dalle 12 alle 12,30).
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.