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La Cgil contro le coop: "Piccoli Marchionne crescono"

Critiche per l'apertura fino a mezzanotte del 23 dicembre

Le Coop estensi restano aperte fino a mezzanotte l'anti-vigilia di Natale. E la Cgil Puglia insorge. Lo fa attraverso una nota polemica in cui accusa la più grande società della distribuzione cooperativa in Puglia “di aver perso il suo tratto di distintività e vada ben oltre le azioni messe in campo in questo periodo di crisi dalla stessa grande distribuzione organizzata”.
FINO A MEZZANOTTE. “Di fatto – scrive in una polemica nota Il segretario regionale Filcams Cgil Puglia, Mary Manocchio - dopo aver battuto i pugni sul tavolo affinché le leggi liberiste (ci riferiamo in particolar modo alla totale liberalizzazione degli orari di lavoro e delle aperture festive) fossero pienamente fruibili anche in Puglia, decide anche che nei propri punti vendita si può fare la spesa anche di notte. I consumatori il giorno 23 dicembre potranno restare all’interno dei negozi di Coop Estense fino alle ore 24.00! Un’altra bella notizia per i figli dei dipendenti della Coop, che non solo ormai vedono ridotta la presenza delle loro mamme e dei loro papà nei giorni che nostro Signore e la nostra vecchia Repubblica hanno dedicato al riposo, ma che adesso, con questa scelta unilaterale e non condivisa prima, dovranno fare sacrifici anche per i preparativi della festa nel giorno dell’anti-vigilia”.
LA PAGELLINA. “Tutto questo – insorge la Cgil - fa il paio con una disdetta del Contratto Integrativo Aziendale e l’applicazione del metodo della “pagellina” per vedere qualche misero riconoscimento salariale aggiuntivo (“se sei stato bravo, se non sei stato assente nemmeno un giorno, se non hai preso mai il raffreddore, se hai risposto sempre di sì alle esigenze di flessibilità aziendali, se hai detto a tuo figlio che preferivi fare ore in più al lavoro anziché stare con lui, allora la Coop ti darà un piccolissimo premio, sempre che nonostante la crisi si incrementino le vendite di un tot che è stato unilateralmente stabilito; se non hai fatto tutto questo per mamma Coop Estense, la pagellina sarà insufficiente ed il premio equivalente a zero”)”.
LA PAGELLINA. “Tutto questo – insorge la Cgil - fa il paio con una disdetta del Contratto Integrativo Aziendale e l’applicazione del metodo della “pagellina” per vedere qualche misero riconoscimento salariale aggiuntivo (“se sei stato bravo, se non sei stato assente nemmeno un giorno, se non hai preso mai il raffreddore, se hai detto a tuo figlio che preferivi fare ore in più al lavoro anziché stare con lui, allora la Coop ti darà un piccolissimo premio; se non hai fatto tutto questo per mamma Coop Estense, la pagellina sarà insufficiente ed il premio equivalente a zero”)”.
PICCOLI MARCHIONNE. “Facciamo notare – prosegue la Manocchio - che la richiesta di restare aperti 52 domeniche all’anno doveva portare profitti e miglioramenti sotto l’aspetto occupazionale. Non ha portato né gli uni né tantomeno gli altri! Le aperture della grande distribuzione nei giorni festivi, secondo noi, hanno l’unico effetto di spostare gli acquisti da un giorno della settimana ad un altro. Gli unici a sentirne gli effetti – conclude - saranno, come al solito, i lavoratori e le lavoratrici che vedono continuamente calpestata la loro dignità di persone, da un’azienda che dovrebbe distinguersi proprio per le modalità con cui affronta i bisogni della società e delle persone che operano al suo interno. Che ci vuoi fare: piccoli Marchionne crescono! …anche se Marchionne, almeno, la possibilità alle maestranze di scegliere attraverso un referendum l’aveva data...”. 

di Redazione 


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