"Nelle sole province di Brindisi, Lecce e Foggia la Caritas ha distribuito nel 2012 circa 75 milioni di kg di aiuti sottoforma di alimenti e beni di prima necessità anche a fasce ritenute fino a ieri non a rischio". Non ci sono dubbi: "Le famiglie pugliesi sono in difficoltà: il 21,1% può essere considerato povero". A ribadire quanto finora sostenuto dalla varie Caritas territoriali è il segretario generale della Cisl Puglia, Giulio Colecchia, che oggi a Bari ha tenuto la prima conferenza stampa del 2013. "Quella che stiamo vivendo – aggiunge Colecchia – non è solo la crisi più grave dal dopoguerra, ma è anche la più lunga ed in Puglia la Caritas rileva una crescita esponenziale di casalinghe e anziani che si rivolgono ai loro centri di assistenza, circa 80mila contatti con la distribuzione di 75 milioni di kg di generi alimentari di prima necessità”.
PROPOSTE PER LA CRESCITA La crescita della povertà in Puglia, secondo la Cisl, richiede di conseguenza più incisive ed articolate politiche di contenimento attraverso il rafforzamento degli ammortizzatori sociali e di quelli familiari mentre la disoccupazione ha raggiunto livelli da primato (16,1%) colpendo soprattutto i più giovani (30%). Per questo, il sindacato ha elaborato una sua ‘proposta per lo sviluppo’ articolata in 4 ambiti: Crescita con l’obiettivo di aumentare il benessere e la protezione sociale; più inclusive e meno dispersive politiche sociali; Ottimizzazione della spesa (ricordando che i fondi europei per la programmazione 20014/20 diminuiranno per l’Italia; Fisco (riduzione IRPEF).