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La denuncia di Bruno Longo: "Il sindaco Mongelli occulta i debiti del Comune"

Il consigliere rievoca la "spregiudicata" Lambresa

Sarà un'altra settimana “calda” a Palazzo di città. È stato convocato per lunedì, infatti, un consiglio comunale straordinario sul “Piano  di riequilibrio finanziario pluriennale”. Si discuterà dell'accesso al Piano salva città , ma numeri e tensioni interne alla maggioranza non fanno dormire sonni tranquilli al sindaco Gianni Mongelli. 
UNA RELAZIONE DA COPIA E INCOLLA. Nel frattempo, arriva l'ennesima denuncia alimentata dal consigliere comunale (e candidato alle elezioni del 24 e 25 febbraio con La destra), Bruno Longo. “Com’era prevedibile – scrive Longo in una nota - il sindaco Mongelli, coadiuvato dal dr.Di Cesare, pur avendo a disposizione due mesi per produrre atti, cifre e documenti per giustificare il disastro finanziario e morale dell’Ente, solo nella tarda mattinata di ieri, a tempo abbondantemente scaduto, ha  prodotto una risibile, lacunosa e omissiva relazione frutto di volgari 'copia ed incolla' di bilanci passati”. 
UNA RELAZIONE DA COPIA E INCOLLA. Nel frattempo, arriva l'ennesima denuncia alimentata dal consigliere comunale (e candidato alle elezioni del 24 e 25 febbraio con La destra), Bruno Longo. “Com’era prevedibile – scrive Longo in una nota - il sindaco Mongelli, coadiuvato dal dr.Di Cesare, pur avendo a disposizione due mesi per produrre atti, cifre e documenti per giustificare il disastro finanziario e morale dell’Ente, solo nella tarda mattinata di ieri, a tempo abbondantemente scaduto, ha  prodotto una risibile, lacunosa e omissiva relazione frutto di volgari 'copia ed incolla' di bilanci passati”. 
I PUNTI NON EMERSI. Per Bruno Longo, all'appello - “a parte una stucchevole ed inutile cronistoria” -  non emergono, così come prevede l’art. 3 della legge 213/2012 (Decreto salva-città) quattro punti ineludibili. “Manca l’esatto ammontare di tutta la debitoria pregressa, il piano di rientro contabile-finanziario con dettagliate poste e  cronoprogramma, le risorse per finanziare il piano  di rientro pluriennale e le misure tecnico-finanziarie per evitare il ripetersi di squilibri”.
“AFFERMA IL FALSO”. Secondo Longo, dunque, “affermando – il sindaco e Di Cesare -  di aver redatto la relazione a norma degli artt 243 bis,243 ter e 243 quater del TUEL, affermano il falso, omettendo, fra l’altro, il selvaggio aumento, per almeno dieci anni, delle tasse e tariffe, come quelle sulla casa (IMU), sull’immondizia (TARES), sull’occupazione del suolo pubblico (COSAP), sugli impianti sportivi e culturali. Così come, per altro verso,  il blocco delle opere pubbliche e delle manutenzioni delle strade,delle scuole,degli impianti sportivi e di tutti gli edifici pubblici,ed altri gravosi provvedimenti a carico e danno dei cittadini”.
“AFFERMA IL FALSO”. Secondo Longo, dunque, “affermando – il sindaco e Di Cesare -  di aver redatto la relazione a norma degli artt 243 bis,243 ter e 243 quater del TUEL, affermano il falso, omettendo, fra l’altro, il selvaggio aumento, per almeno dieci anni, delle tasse e tariffe, come quelle sulla casa (IMU), sull’immondizia (TARES), sull’occupazione del suolo pubblico (COSAP), sugli impianti sportivi e culturali. Così come, per altro verso,  il blocco delle opere pubbliche e delle manutenzioni delle strade,delle scuole,degli impianti sportivi e di tutti gli edifici pubblici,ed altri gravosi provvedimenti a carico e danno dei cittadini”.
LA POLEMICA POLITICA. Oltre ai conti, Longo punta il dito anche dal punto di vista politico, rievocando anche la figura della “spregiudicata” Lucia Lambresa.  “Insomma il sindaco – evidenzia Longo - che all’inizio della consiliatura aveva ipocritamente  parlato di discontinuità con il governo Ciliberti, giustificando,con tale formula, anche l’ingresso in giunta di una spregiudicata Lambresa, con la richiesta di inserimento del Comune di Foggia nel ”Decreto salva-comuni”, non solo dimostra continuità con il mal-goverrno della precedente amministrazione,omertosamente nascondendo le carte,ma fornisce un salva-condotta eccezionale a quegli amministratori,che hanno procurato i ben noti e gravi squilibri finanziari: finalmente  e clamorosamente ammessi con la presentazione del “Piano di riequilibrio pluriennale”, da approvare il 18 ed 19 febbraio prossimo da parte del consiglio comunale”.
LA POLEMICA POLITICA. Oltre ai conti, Longo punta il dito anche dal punto di vista politico, rievocando anche la figura della “spregiudicata” Lucia Lambresa.  “Insomma il sindaco – evidenzia Longo - che all’inizio della consiliatura aveva ipocritamente  parlato di discontinuità con il governo Ciliberti, giustificando,con tale formula, anche l’ingresso in giunta di una spregiudicata Lambresa, con la richiesta di inserimento del Comune di Foggia nel ”Decreto salva-comuni”, non solo dimostra continuità con il mal-goverrno della precedente amministrazione,omertosamente nascondendo le carte,ma fornisce un salva-condotta eccezionale a quegli amministratori,che hanno procurato i ben noti e gravi squilibri finanziari: finalmente  e clamorosamente ammessi con la presentazione del “Piano di riequilibrio pluriennale”, da approvare il 18 ed 19 febbraio prossimo da parte del consiglio comunale”.
LA DENUNCIA. Per questi motivi – sottoliena Longo - è stato inviata, tramite telegramma, una denuncia al Prefetto di Foggia, dove si evidenzia una scientifica omissione, nei confronti dell’intero consiglio comunale, della documentazione afferente il Piano di riequilibrio pluriennale e dove si sollecita il Prefetto, a porre in essere tutte le iniziate necessarie per ripristinare la legalità a Palazzo di città,dove per mano del sindaco Mongelli e di alcuni dirigenti, regna l’arbitrio, la prevaricazione, l’arroganza di potere e l’assenza di quelle 'buone pratiche amministrative' di cui ha tanto bisogno la città di Foggia”. 
LA CORTE DEI CONTI. Si apprende intanto da fonti ufficiali c- conclude Longo - che analoga iniziativa, inviata all’attenzione del Prefetto e della Corte dei Conti, anche se redatta con diverse ed ovvie argomentazioni tecnico-contabili,è stata prodotta dal Collegio dei Revisori dei Conti del comune di Foggia,a testimonianza della grave situazione di illegalità ed impraticabilità democratica del Comune di Foggia,rilevata non soltanto dall’opposizione,ma anche da un organo tecnico nominato da tutto il consiglio comunale. 

di Redazione 


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