“L’invito”. Ricevuto, rifiutato e poi ricambiato dal Csoa Scurìa, il centro sociale occupato di via Ammiraglio da Zara. “La digos in casa di un compagno. Un messaggio: ‘Il Rettore vuole incontrarvi. Lunedì alle 16. Vi mostrerà un progetto”. Parte così il post pubblicato oggi su Facebook che rivela un invito ricevuto dal collettivo da parte del rettore, "incontrato una sola volta. A maggio. Il terzo giorno d’occupazione. Del resto, lo stabile in cui siamo è dell’Università. È, a tutti gli effetti, un interlocutore interessato”.
COME I FIDANZATI... Eppure, si meravigliano dallo Scurìa, perché “tranne un contenzioso al Tar, non ci pare proprio ci siano novità sostanziali su quel versante. Tali, per lo meno, da giustificare una convocazione ufficiale. E poi, ci domandiamo, per quale motivo assegnare alla digos l’ingrato compito di farsi ambasciatori? Come da bambini: “Ti vuoi fidanzare con me? Si _ No _”.
STABILE DIVORATO DAL DEGRADO. A questo punto lo Scurìa rivendica orgogliosamente il lavoro di questi otto mesi, in cui “il nostro collettivo - scrivono - si è preso cura di uno stabile divorato dal degrado e dall’abbandono. Attraverso il lavoro volontario, l’impegno e l’entusiasmo di decine di persone, lo Scurìa si è ritagliato un ruolo centrale nella vita sociale della città. Un punto di riferimento, per alcuni. Una sorpresa, per altri, rimasti immobili al cliché dei centri sociali vissuti come ghetti metropolitani”.
''RITORSIONE POLIZIESCA''. Poi, però, a giudizio dello Scurìa, dopo Foggia – Barletta e la guerriglia urbana, è accaduto qualcosa. “Non abbiamo la benda sugli occhi: il clima in città è quello della ritorsione poliziesca. Da settimane, dagli scontri di strada del 20 dicembre scorso, le forze dell’ordine stanno criminalizzando e colpendo i luoghi dell’aggregazione giovanile. Diffide, segnalazioni, processi, perquisizioni, divieti. Una vendetta in piena regola, consumata alla luce del sole. Per questo motivo, la tempistica dell’“invito” ricevuto lascia ben pochi dubbi sugli ispiratori dei provvedimenti in arrivo”.
NIENTE INTERMEDIARI. Lo Scurìa, dunque, identificato con un settore dello stadio Zaccheria. Niente incontro con Maurizio Ricci, ma una ‘controproposta’. “Ma vogliamo comunque concedere credito alla buona fede del Rettore. Oltre che alla sua indipendenza. E, rigettando come irricevibile un invito consegnatoci dalla digos, lo invitiamo a nostra volta. Siamo disponibili, come sempre, a valutare le proposte che riguardano il bene della comunità, magari concordando tempi e luoghi direttamente, senza intermediari”.