L'APPELLO DI RICCI. Nei giorni scorsi di fronte alle sollecitazioni ricevute da studenti e docenti, Ricci aveva manifestato la ferma volontà dell'Ateneo di mantenere attivi i corsi ma ammettendo - in un periodo di forti tagli da parte dello Stato - di non poter permettersi di anticipare i fondi necessari. Per questo si è rivolto alla giunta regionale e l’appello non è rimasto inascoltato: 4,3 milioni di euro sono i fondi destinati dalla Giunta regionale alle sedi universitarie di Foggia e Taranto per assicurare la continuità dell’offerta formativa.
IL COMMENTO DELL'ASSESSORE SASSO. “Abbiamo dato seguito - ha spiegato ieri l’assessore al Diritto allo studio Alba Sasso - alle sollecitazioni dei Rettori dell’Università di Foggia e del Politecnico di Bari, giustamente preoccupati per il mantenimento dei corsi di laurea delle due sedi universitarie, in territori dove, tra l’altro, è notevole in fenomeno della migrazione passiva. Ricordo- aggiunge - che c’era stata anche l’approvazione unanime di uno specifico ordine del giorno del Consiglio Regionale che chiedeva appunto di stanziare un contributo straordinario per le attività di “didattica e ricerca, in territori sensibili, Foggia e Taranto, a più limitata offerta didattica”.
I FONDI NEL DETTAGLIO. Della somma complessiva, 1.350.000,00 sono stati assegnati – come stabilito dal Comitato di Coordinamento delle Università Pugliesi- al Politecnico di Bari- sede di Taranto, per il mantenimento dei corsi di laurea in Ingegneria a Taranto. È di 450mila euro il fondo per l’Università Aldo Moro di Bari-Dipartimento jonico di Taranto, per il mantenimento a Taranto dei propri corsi di laurea e, appunto, 2milioni e mezzo all’Università degli Studi di Foggia e per il Politecnico di Bari-sede di Foggia per il mantenimento del corso di laurea in ingegneria a Foggia.