La storia della mala pugliese e foggiana, come appendice delle Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo; gli eclatanti episodi di "negazionismo" giurisprudenziale del fenomeno; il preoccupante inasprimento dell'usura nel Foggiano (territorio al primo posto in Italia per incidenza del fenomeno secondo Il Sole 24 Ore) "evolutasi" negli ultimi anni a macro-sistema criminale e mafioso che trae linfa dal degrado economico e culturale, dal ribaltamento del rapporto vittima-aggressore (conseguenza del forte bisogno di prestiti in piena crisi economica), dal riciclo di denaro sporco, dalla non piena conoscenza del fenomeno da parte delle Procure e della società civile e, infine, da qualche norma giuridica inidonea a combatterlo. E poi ancora l'importanza delle fondazioni di aiuto e volontariato per le vittime delle organizzazioni mafiose; il rifiuto dell'omertà come strumento necessario alla legge per combattere il sistema criminale; la necessità di una fondazione antiracket a Foggia e di un cambio di rotta culturale che contrasti i fenomeni mafiosi; i dati e le analisi sul gioco d'azzardo. Questi gli argomenti trattati ieri sera nell'auditorium Mons. Farina del Palazzo Vescovile di Foggia per l'assemblea ordinaria della Fondazione Buon Samaritano, presieduta e coordinata da Monsignor Francesco Pio Tamburrino e dall'ingegner Giusepppe Cavaliere, anche assessore ai Lavori pubblici del Comune di Foggia.