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Su Amiu è terremoto nel Pd: botta e risposta al veleno tra la dirigenza e De Pellegrino

"Piemontese-Rauseo distruggono il partito"

C’è la replica a tono del consigliere comunale Alfonso De Pellegrino nella querelle sorta in merito al giudizio espresso sul contratto di servizi in atto ta il Comune di Foggia e Amiu: una querelle che sta creando un terremoto nel Partito democratico locale con la dura presa di posizione dei dirigenti e dei componenti “di peso” del Pd foggiano (Piemontese, Rauseo, D’Urso, Russo e Lisi) contro lo stesso De Pellegrino, accusato di aver assunto nel consiglio comunale di ieri una posizione sull’affaire Amiu “incomprensibile e ingiustificabile”.

AFFAIRE AMIU E LE ACCUSE ALL'AMMINISTRAZIONE MONGELLI. Durante la seduta consiliare, infatti, il consigliere comunale d’opposizione (nonché dirigente di Amgas Blu) avrebbe (secondo quanto riportato in prima battuta da un altro organo di stampa locale) attribuito all'amministrazione foggiana (non è chiaro però se alla precedente guidata da Mongelli o all'attuale in capo a Landella; De Pellegrino infatti non lo specifica nel suo intervento in aula, ndr) di “aver accettato supinamente il progetto Amiu”.

RAUSEO-PIEMONTESE: "POSIZIONE INGIUSTIFICABILE". Immediata e stizzita allora è stata nella mattinata di oggi la reazione della dirigenza del Pd locale nella nota congiunta dei 5 firmatari che hanno giudicato “incomprensibile ed ingiustificabile che un consigliere comunale del Pd delegittimi il complesso e positivo lavoro svolto dalla precedente amministrazione, dagli assessori e consiglieri comunali dello stesso Partito democratico, con il prezioso supporto dell'allora sindaco di Bari Michele Emiliano e della Regione Puglia, per superare l'emergenza provocata dal fallimento di Amica e costruire un servizio efficiente” aggiungendo di più di “andare fieri” del risultato raggiunto con la pratica Amiu “avendo costruito un modello di gestione pubblica in linea con le più evolute esperienze nazionali, e riteniamo di aver operato nell'esclusivo interesse della città e dei lavoratori di Amica e Daunia Ambiente”.

LA REPLICA AL VELENO DI DE PELLEGRINO. Nel pomeriggio è arrivata così la replica al veleno di De Pellegrino ai suoi colleghi di partito (in verità, però, poco chiarificatrice della sua posizione espressa ieri aula): “In relazione alla nota diffusa con sospetta celerità dai segretari Rauseo e Piemontese, nella quale mi si attribuiscono pensieri contro l’operazione Amiu, fatta dalla precedente amministrazione di centro sinistra, specifico quanto segue – scrive il consigliere comunale -. Il sottoscritto ha da sempre sostenuto la bontà dell’operazione Amiu con la quale è stata scongiurata l’emergenza rifiuti nella città di Foggia con la conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali; questa posizione è stata da me sostenuta in tutte le sedi, compresa quella della massima assise comunale; come ben sa del resto il presidente Grandaliano. Mi rammarica umanamente, più che sul piano politico, che il comunicato stampa sia stato sottoscritto e diffuso dal duo Rauseo-Piemontese e da alcuni ex amministratori del Pd, i quali non hanno avuto neanche la delicatezza di ascoltarmi sul tema”. Infine la stoccata sul piano politico: “La scomposta reazione dei segretari inoltre – conclude De Pellegrino - rafforza il mio convincimento sulla necessità impellente di una guida del partito più serena, priva di livori personali, e finalizzata a restituire al partito quella dignità che in tutte le altre parti d'Italia gli viene attribuita. Rauseo e Piemontese, anche dopo la sconfitta elettorale, di cui sono stati brillanti artefici, invece di cercare di comprendere le ragioni del tracollo di immagine del nostro partito in città e non solo, preferiscono una strumentale caccia alle streghe interna che sicuramente danneggia la battaglia elettorale che noi conduciamo al fianco di Michele Emiliano per vincere le elezioni regionali”.

di Fabrizio Sereno


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