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La mafia garganica sbarca sulla tv austriaca

La vicenda di Baia Zaiana e della famiglia Pelikan torna d'attualità. E a Peschici nuove intimidazioni

Il video è di qualche mese fa, ma i sottotitoli in italiano sono recenti. Ecco perché improvvisamente torna d’attualità Baia Zaiana e il servizio andato in onda l’estate scorsa sulla tv austriaca ORF a cura di Julieta Rudich. Un video che alle bellezze incantevoli della baia a pochi chilometri da Peschici, affianca inesorabilmente la mafia garganica, incentrando la storia sulla vicenda della famiglia Pelikan. 
 
NUOVE INTIMIDAZIONI. E il caso ha voluto che in coincidenza con la pubblicazione su youtube del video sottotitolato in italiano, arrivasse l’ennesima minaccia: secondo quanto riportato ieri dal sito di informazione locale OndaRadio Gargano (e dal gruppo facebook di Baia Zaiana di cui è anche la foto a sinistra), “quattro uomini mascherati e armati sono entrati all'interno di un'abitazione, sparando un colpo di pistola. Nella casa si trovava una coppia viennese, ospiti della famiglia Pelikan, proprietaria della villa. I due ignoti hanno rubato solo un computer, visto che non c'èra nient'altro di valore e sono fuggiti urlando minacce nei confronti dei due turisti austriaci. Per fortuna nessun ferito, ma tanta paura. La giovane coppia è ancora sotto chock. L'episodio di questi giorni è l'ultimo di una lunga serie di atti vandalici nei confronti della famiglia Pelikan e della propria villetta ubicata nel cuore di Zaiana”. 
 
 
LA FAMIGLIA PELIKAN. La didascalia che accompagna il video sintetizza il senso del servizio: Zaiana, una baia di selvaggia bellezza, per decenni è stata curata in forma ecosostenibile dalla famiglia austriaca dei Pelikan. Ma gli interessi di un´edilizia di stampo mafioso da anni minacciano questa striscia di costa incontaminata. Nonostante severe disposizioni di tutela dell'ambiente, alcuni speculatori edilizi pavimentano la regione con costruzioni abusive. 

IL SERVIZIO. L’interessante video è una carrellata di suggestive immagini del paesaggio garganico, a cui fanno da contraltare il malaffare, l’abusivismo e la criminalità. La triste verità della Pelikan – “A questo punto i carabinieri mi hanno consigliato di non rimanerci mai da sola… Ma penso che bisogna andare avanti…Ho come dire la possibilità di evadere dal sistema… Una possibilità che non ha chi qui vive. Io poi vado a Vienna. Chi vive qui tutto l’anno ha poi paura per la propria famiglia…” – e le rassegnate parole degli abitanti di Peschici, si alternano a interviste al procuratore Seccia, ma anche al direttore dell’Attacco, Piero Paciello, che parla di intimidazioni alla stampa locale. Per riportare sotto i riflettori una vicenda che supera i confini nazionali. E torna ad essere maledettamente attuale. 

 

 

di Redazione 


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