Siamo abituati a leggere suoi interventi sulle tradizioni popolari della nostra città. E invece stavolta Salvatore Aiezza varca i confini nazionali e propone una riflessione sull'Unione Europea, partendo dai problemi - sollevati da una inchiesta di Repubblica - relativi alla nuova banconota da cinque euro non accettata dai distributori automatici.
LA NUOVA BANCONOTA. Milioni di cittadini europei, come noi italiani, in questi giorni hanno fatto conoscenza con le nuove banconote da 5 euro. Molti penseranno: "vabbe', hanno fatto una banconota più sicura, meglio così!" Ma sapete, in realtà, quale colossale operazione economica c'è dietro questa operazione? Sapete cosa significa che Tutti i software dei distributori automatici, nessuno escluso, farmacie, parchimetri, distributori di benzina, tabaccai, distributori di pasti caldi e caselli autostradali, IN TUTTA EUROPA... non sono stati aggiornati e non accettano la banconota, restituendola al mittente, che non può quindi completare il pagamento? e sapete cosa significa, in termini di milioni di euro, cambiare tutti i lettori? E quanto costa ogni lettore? dai 300 ai 700 euro per distributore. Una follia ed a carico, ovviamente, dei poveri gestori.
IL BALZELLO. E nessuno vorrà credere o vorrà farci credere che era “sfuggita” agli ideatori della manovra, questo aspetto della questione. E’, questo, uno degli aspetti che mina, certamente, alla base, i rapporti tra i semplici cittadini e la Comunità europea, intesa come ente soprannazionale. Alla fine, infatti, chi ci rimetterà sarà il consumatore e il piccolo imprenditore che dovranno adeguarsi al nuovo balzello. Volete, infatti, che il costo dei lettori non ricada ( e anche, se vogliamo, giustamente) sui consumatori? Sarà così certamente. Anche questo è un regalo dell’Europa, fatto ai cittadini dei singoli Stati.
IL RUOLO DELLE BANCHE. Come si vede, sono tanti gli aspetti che incidono sulla fiducia che, sempre meno, hanno i cittadini dei singoli Stati verso questa fantomatica entità: “L’Unione Europea” che, per ora ha richiesto solo ed esclusivamente sacrifici. Certo l’Unione Europea partorita dagli illustri statisti degli anni 50/60 doveva essere ben altra cosa di quella che è diventata. Doveva davvero essere una grande Nazione al servizio ed in favore di tutti i cittadini europei. Ma, purtroppo così non è stato e, alla fine, si sta dimostrando solo una colossale operazione economica in favore di Banche; poteri forti e Stati economicamente forti e solidi, come la Germania. Cambieranno le cose, sull’onta di questo cavalcante euroscetticismo? Non lo sappiamo ma, ce lo auguriamo tutti. Perché una Europa unita e forte è importante; ma deve esserlo per tutti, indistintamente.