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La povertà non si combatte, ma i poveri sì: il welfare che conviene (a tutti)

Da Giugliano campano, un esempio di politica sociale

L'inclusione sociale della marginalità può dare vita ad operazioni di welfare positivo ed economicamente vincenti per tutte le amministrazioni. Lo dice (e lo dimostra) Andrea Morniroli, l'autore del libro dal titolo “Poveri a chi?”, al centro del dibattito dello scorso venerdì 16 maggio, dal pub equo solidale Cyrano e Peter Pan. Un incontro organizzato dal candidato consigliere Pd Massimiliano Arena, al quale hanno preso parte gli operatori sociali e i rappresentanti del mondo del volontariato di Foggia, con i Fratelli della Stazione e la cooperativa Scurpiddu in prima linea. Una strada a dir poco illuminante quella tracciata dall'autore del libro, ex assessore alle Politiche Sociali del difficile comune di Giugliano, cittadina campana di 140mila abitanti protagonista di una sorta di rivoluzione sociale per giunta a tutt'oggi oggetto di studio da parte di sociologi e amministratori attenti. 
 
ANDREA MORNIROLI. Nato ad Ivrea, in provincia di Torino, il 12 gennaio 1961, trasferitosi ormai da molti anni al Sud per motivi di lavoro. Attualmente è socio della cooperativa sociale Dedalus di Napoli, in cui coordina l'area di lavoro “Prostituzione, tratta e marginalità urbane”. Fa parte dello staff dell'assessore alla Scuola e Istruzione del Comune di Napoli e segue per la cooperativa la rete “Crescere al Sud”, promossa da Save the Children Fondazione Con il Sud, che con la collaborazione di istituzioni, ordini professionali e privato sociale ha l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei dei bambini e delle bambine che vivono nel Meridione di Italia. In passato è stato consulente, sulle tematiche inerenti l'immigrazione e il governo dei flussi migratori delle regioni Campania e Lazio e ha collaborato con il Ministero del Welfare in qualità di esperto nella programmazione sociale e socio-sanitaria. È stato assessore alle politiche sociali del Comune di Giugliano in Campania.
L'inclusione sociale della marginalità può dare vita ad operazioni di welfare positivo ed economicamente vincenti per tutte le amministrazioni. Lo dice (e lo dimostra) Andrea Morniroli, l'autore del libro dal titolo “Poveri a chi?”, al centro del dibattito dello scorso venerdì 16 maggio, dal pub equo solidale Cyrano e Peter Pan. Un incontro organizzato dal candidato consigliere Pd Massimiliano Arena, al quale hanno preso parte gli operatori sociali e i rappresentanti del mondo del volontariato di Foggia, con i Fratelli della Stazione e la cooperativa Scurpiddu in prima linea. Una strada a dir poco illuminante quella tracciata dall'autore del libro, ex assessore alle Politiche Sociali del difficile comune di Giugliano, cittadina campana di 140mila abitanti protagonista di una sorta di rivoluzione sociale per giunta a tutt'oggi oggetto di studio da parte di sociologi e amministratori attenti. 
ANDREA MORNIROLI. Nato ad Ivrea, in provincia di Torino, il 12 gennaio 1961, trasferitosi ormai da molti anni al Sud per motivi di lavoro. Attualmente è socio della cooperativa sociale Dedalus di Napoli, in cui coordina l'area di lavoro “Prostituzione, tratta e marginalità urbane”. Fa parte dello staff dell'assessore alla Scuola e Istruzione del Comune di Napoli e segue per la cooperativa la rete “Crescere al Sud”, promossa da Save the Children Fondazione Con il Sud, che con la collaborazione di istituzioni, ordini professionali e privato sociale ha l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei dei bambini e delle bambine che vivono nel Meridione di Italia. In passato è stato consulente, sulle tematiche inerenti l'immigrazione e il governo dei flussi migratori delle regioni Campania e Lazio e ha collaborato con il Ministero del Welfare in qualità di esperto nella programmazione sociale e socio-sanitaria. È stato assessore alle politiche sociali del Comune di Giugliano in Campania.

di Redazione 


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