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La Siria libera passa per Deliceto

Sabato 23 marzo, una serata per i rifugiati siriani. Ospite, il giornalista Wael Salibe

Un sabato interamente dedicato alla libertà di un popolo: quello siriano. È Youth4Syria, un concerto-spettacolo organizzato nella cittadina di Deliceto, in programma sabato 23 marzo alle ore 20, direttamente dalla Chiesa Collegiata. Ospite d’eccezione, il giovane giornalista siriano Wael Salibe.
LET’S BRIDGE. Costruire ponti. “Let’s Bridge” dunque, rievocando la manifestazione a carattere internazionale andata in scena lo scorso settembre da Budapest, in occasione della quale l’Unesco ha riconosciuto al GMU (Giovani per un Mondo Unito) di Deliceto il progetto “United Word Project”. Ed è proprio il gruppo dauno, nato dalle “ceneri” (per giunta mai spente) dei “Focolari” culturali che si organizzano durante l’inverno, ad aver organizzato l’appuntamento di sabato 23 marzo, in collaborazione con il club Unesco per Deliceto. L’idea, pertanto, in linea con il progetto UWP, è quella di dare concretezza a quanto affermato durante il summit settembrino: costruire ponti, dare voce reciproca alle culture diverse, mettere insieme posti e situazioni tra loro apparentemente lontane.
LIBERTA’ DI INFORMAZIONE, ANCHE IN SIRIA. Cuore della serata, come annunciato, sarà la conferenza del giornalista siriano – rifugiato – Wael Salibe, il quale racconterà la propria esperienza di vita e di lotta, tra libertà di informazione e di coscienza politica, e bisogno umanitario. Seguirà un concerto di musica, nel quale si alterneranno diverse espressioni del panorama locale, oltre che differenti generi, fino alla lettura di alcuni brani e all’esposizione artistica di opere. Tutto, inoltre, verrà trasmesso via streaming sulla pagina facebook YOUth4Syria, dove sarà possibile anche lanciare messaggi e intervenire. A condurre, la giornalista Samantha Berardino.
RACCOLTA FONDI. Durante la serata verrà effettuata una raccolta fondi libera, da devolvere in favore dei rifugiati siriani mediante l’intervento dell’associazione AMU-Azioni per un Mondo Unito, attiva già in Libano e in Siria.

di Redazione 


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