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La storia del maresciallo Ciuffreda: quando la passione per il lavoro batte la pensione

Non lascia e ogni giorno è puntuale al Comando

Una storia di passione per il proprio lavoro. Per abbandonare, almeno una volta, gli stereotipi e le polemiche che troppe volte accompagnano i vigili urbani.

IL MARESCIALLO CIUFFREDA. Il corpo di Polizia municipale celebra la storia del Maresciallo dei Vigili Urbani Giovanni Ciuffreda che, nonostante sia in pensione da due anni, continua puntualmente ogni mattina alle 8 a presentarsi in caserma mettendo a disposizione dei suoi ex colleghi in servizio la sua esperienza e la sua professionalità.

LA SUA STORIA. Il Maresciallo Ciuffreda - spiegano dalla Polizia municipale -, classe 1947, sposato con una figlia, fu arruolato nel Corpo dei Vigili Urbani di Foggia nel gennaio del 1972 e, dopo 40 anni di onorato servizio, nel gennaio del 2012 messo in congedo. Nella sua carriera ha prestato servizio sotto il comando dei colonnelli Francesco D’ambrosio, Bruno Russo e l’attuale comandante della Polizia Municipale dott. Romeo Delle Noci, nei settori di viabilità, annonaria, edilizia e, da ultimo, ufficio contravvenzioni e ricorsi nelle caserme di corso Garibaldi, corso del Mezzogiorno e quella attuale di via Manfredi.

 

DAL COLERA, AL PAPA E VIALE GIOTTO. Giovanni, come vuole essere chiamato, rappresenta una memoria della storia degli ultimi 40 anni di questa città. Conversare con lui - spiegano i suoi colleghi in una accorata nota - significa ritornare indietro nel tempo dal crollo della palazzina disabitata in zona via Vittime Civili dove perse la vita un passante al violento incendio di un deposito di cassette di frutta in via Villani alla drammatica epidemia di colera che nel 1973 colpì la Puglia e la Campania e che provocò sei morti nel barese ed uno nel foggiano. Nella sua testimonianza racconta che lui e i suoi colleghi vigili urbani all’epoca bloccarono tutte le vie di accesso alla città deviando le auto verso via Napoli e via Manfredonia dove vi erano dei punti organizzati che provvedevano a disinfettare i veicoli e tentare, così, di arginare l’ epidemia.  Impresso nella sua memoria è l’evento tragico del terremoto degli anni’80 quando i vigili urbani di Foggia si recarono in Irpinia a dare soccorso ai terremotati e quello commuovente del 1987 quando Papa Giovanni Paolo II venne a Foggia allo stadio Pino Zaccheria. Poi il crollo di viale Giotto l’11 novembre 1999.

LA PASSIONE. Il suo attaccamento al dovere, l’amore per la divisa che ha sempre indossato con onore e dignità, l’affetto verso i suoi colleghi hanno prevalso sulla sua messa in congedo il primo gennaio 2012; infatti il Maresciallo Ciuffreda ogni giorno alle ore 8 si reca in Comando e vive la caserma come se in pensione non fosse mai andato. L’esperienza che ha acquisito nei suoi 40 anni di servizio - conclude la nota - la mette ancora oggi a disposizione dei suoi colleghi specie quelli più giovani che trovano in lui una fonte inestimabile di consigli e, anche, di riferimenti normativi sempre aggiornati grazie al suo ultimo impiego nell’ ufficio contravvenzioni e ricorsi accanto al suo Tenente ed amico Savino Scarpiello scomparso prematuramente un anno fa.

di Redazione 


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