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La storia dell'editore-rivoluzionario apre la stagione del Teatro dei Limoni

In "Feltrinelli" passione civile ed eleganza scenica

 
 
 
"Feltrinelli - Una storia contro", scritto e interpretato da Mauro Monni, ha aperto ufficialmente la nuova stagione teatrale del Teatro dei Limoni di Roberto Galano e Leonardo Lo Savio, anche quest'anno "sostenuti SOLO dalla passione", come recita lo slogan di presentazione del nuovo cartellone artistico.
Una grande passione. Oltre che teatrale, civile. 
Lo dimostrano la pièce e il suo interprete ospitati sul palco di via Giardino questo weekend appena trascorso, nella doppia data di sabato e domenica.
Mauro Monni, fiorentino d'origine, figura eclettica del panorama artistico italiano, attore, regista e scrittore, è anche il direttore di "Improvvisarzana", la scuola di avviamento ai Match di Improvvisazione Teatrale, moderna corrente del panorama scenico mondiale nata in Canada nel 1977 e approdata a Firenze dodici anni dopo.
Mattatore del palcoscenico, con un bagaglio di esperienza fatto di elegante mimica e calda modulazione della voce, Monni ha al contempo istruito e affabulato il pubblico dei Limoni con una grande storia del dopo-guerra, racchiusa tutta nella vita di Giangiacomo Feltrinelli, il nobile illuminato, l'editore-rivolzionario, l'amico di Fidel Castro, il fondatore dei Gap (Gruppi di azione partigiana), il mandante a volto coperto dell'omicidio di Roberto Quintanilla (quel generale boliviano che pose fine alla vita di Ernesto Che Guevara e al sogno di milioni di persone).
Dall'arma della cultura all'azione armata: tutto all'insegna della battaglia libertaria. Questa è stata la vita di Giangiacomo Feltrinelli: dai successi editoriali (come i lanci in prima assoluta de "Il dottor Zivago" di Borìs Pasternàk e "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa), passando  per il viaggio a Cuba, la militanza rivoluzionaria, la latitanza per sfuggire ai servizi segreti, fino ad arrivare alla misteriosa morte avvenuta su un traliccio dell'elettricità a Milano mentre cercava di ridurre la città al buio.
A far da sfondo, l'Italia del dopo guerra e successivamente quella delle stragi, dietro cui Feltrinelli fu tra i primi ad intuire la mano dello Stato.
Una storia emblematica di un'epoca, ma ancora  poco conosciuta, soprattutto tra le nuove generazioni, che Monni con passione e dovizia di documentazione storica porta da anni sui palcoscenici più impegnati d'Italia "Feltrinelli - Una storia contro", tra cui non poteva mancare il Teatro dei Limoni di Foggia. Che, per il secondo appuntamento in cartellone, ospiteranno il 10 e 11 novembre, il Matuta Teatro con la pièce "Macellum - il valzer dell'orazio", personale rivisitazione  di una delle battaglie più celebri dell'antica Roma .
"Feltrinelli - Una storia contro", scritto e interpretato da Mauro Monni, ha aperto ufficialmente la nuova stagione teatrale del Teatro dei Limoni, anche quest'anno "sostenuti SOLO dalla passione", come recita lo slogan di presentazione del nuovo cartellone artistico.
Una grande passione. Oltre che teatrale, civile. 
Lo dimostrano la pièce e il suo interprete ospitati sul palco di via Giardino questo weekend appena trascorso, nella doppia data di sabato e domenica.
Il CURRICULUM DI MONNI. Mauro Monni, fiorentino d'origine, figura eclettica del panorama artistico italiano, attore, regista e scrittore, è anche il direttore di "Improvvisarzana", la scuola di avviamento ai Match di Improvvisazione Teatrale, moderna corrente del panorama scenico mondiale nata in Canada nel 1977 e approdata a Firenze dodici anni dopo.
"GIANGIACOMO FELTRINELLI - UNA STORIA CONTRO". Mattatore del palcoscenico, con un bagaglio di esperienza fatto di elegante mimica e calda modulazione della voce, Monni ha al contempo istruito e affabulato il pubblico dei Limoni con una grande storia del dopo-guerra, racchiusa tutta nella vita di Giangiacomo Feltrinelli, il nobile illuminato, l'editore-rivolzionario, l'amico di Fidel Castro, il fondatore dei Gap (Gruppi di azione partigiana), il mandante a volto coperto dell'omicidio di Roberto Quintanilla (quel generale boliviano che pose fine alla vita di Ernesto Che Guevara e al sogno di milioni di persone).
Dall'arma della cultura all'azione armata: tutto all'insegna della battaglia libertaria.
Questa è stata la vita di Giangiacomo Feltrinelli: dai successi editoriali (come i lanci in prima assoluta de "Il dottor Zivago" di Borìs Pasternàk e "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa), passando  per il viaggio a Cuba, la militanza rivoluzionaria, la latitanza per sfuggire ai servizi segreti, fino ad arrivare alla misteriosa morte avvenuta su un traliccio dell'elettricità a Milano mentre cercava di ridurre la città al buio.
A far da sfondo, l'Italia del dopo-guerra e successivamente quella delle stragi, dietro cui Feltrinelli fu tra i primi ad intuire la mano dello Stato.
Due Italie, due facce della stessa medaglia, condensate in un'unica vita, quella di Feltrinelli, a cui Monni ha voluto regalare, sul palco, ancor più intensità, dignità ed emozione attraverso le splendide canzoni di Petra Magoni e le fotografie storiche, in bianco e nero, scelte rispettivamente come colonna sonora e visiva della pièce. 
Una storia emblematica di un'epoca, ma ancora troppo poco conosciuta (soprattutto tra le nuove generazioni), che Monni, con passione e spirito documentaristico, porta da anni sui palcoscenici più impegnati d'Italia, tra cui non poteva mancare il Teatro dei Limoni di Foggia.
IL PROSSIMO SPETTACOLO IN CARTELLONE. Per il secondo appuntamento in cartellone, la compagnia diretta da Roberto Galano ospiterà, il 10 e 11 novembre, il Matuta Teatro con la pièce "Macellum - il valzer dell'orazio", personale rivisitazione di una delle disfide più celebri dell'antica Roma. 

di Redazione 


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