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La strage silenziosa degli agricoltori, quattro morti in un mese. Schiacciati dal trattore

L’appello: dotare i mezzi di ‘gabbie’

Quattro morti nel giro di un mese. Quattro morti sul lavoro, legati dalla comune passione per la terra, per il mestiere agricolo. Una strage silenziosa, che fa non fa rumore, che non scomoda interventi urgenti da parte delle istituzioni. Eppure, nel giro di trenta giorni, quattro persone in provincia di Foggia hanno perso la vita. L’ultima è avvenuta nella giornata di giovedì, quando in località Borgo Moschella, a Cerignola, G. M. ha perso la vita dopo che il trattore su cui era a bordo si è ribaltato. E’ morto sul colpo, schiacciato dal suo stesso mezzo, dallo strumento di lavoro che tante volte aveva guidato. Ma prima di lui, altre tre persone avevano perso la vita sul lavoro a causa del ribaltamento del trattore.

LE MORTI ‘VERDI’ Solo una settimana fa tra Biccari e Roseto Valfortore un agricoltore è morto schiacciato dal suo trattore. Mentre nel mese di aprile, nei pressi di Rocchetta Sant'Antonio, un altro agricoltore è rimasto schiacciato tra la motrice del suo trattore ed il tronco d’albero di un ulivo, mentre arava il suo terreno. In un altro incidente, sempre nel mese di aprile, la vittima è stata una donna che stava rientrando a casa, a Celenza Valfortore, a bordo di un trattore guidato da un suo amico. Il mezzo è uscito fuori strada dopo una curva e si è ribaltato in una scarpata. Anche in questo caso, la donna è morta sul colpo. Quattro vittime sul lavoro nel giro di un mese, quattro morti ‘verdi’ legate dallo stesso atroce destino: il trattore.

LA GABBIA CHE NON C’E’ Secondo l’Osservatorio Indipendente di Bologna “dall'inizio dell'anno sono documentati 173 lavoratori morti per infortuni sui luoghi di lavoro”. Di questi, il “31% in agricoltura, dei quali la maggioranza schiacciati dal trattore che guidano”. E nei suoi dati l’Osservatorio inserisce anche gli agricoltori foggiani che hanno perso la vita in campagna. Ma la strage silenziosa non riguarda solo i lavoratori della Capitanata. “Negli ultimi 30 giorni – scrive Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro - sono morti 22 agricoltori schiacciati dal trattore, una vera vergogna perché basterebbe poco per salvare tante vite. Basterebbe solo dotare i mezzi di ‘gabbie’ che non permettono agli agricoltori che li guidano di essere sbalzati fuori e di venire travolti”. E poi, la stoccata alle istituzioni: gli agricoltori “sono le vittime sacrificali di questa classe dirigente, soprattutto politica che non è capace di porre fine a queste carneficine che ogni anno si verificano a causa dei trattori senza cercare di porre rimedio con leggi adeguate”. Ed i numeri parlano chiaro: nel 2012, secondo l'Osservatorio Asaps (Il portale della sicurezza stradale) gli incidenti con i trattori agricoli sono stati 336: 157 morti e 224 feriti.

di Redazione 


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