Un faro acceso sulle mafie anche durante la quarantena, i laboratori di Libera Foggia
Primi ospiti Pippo Cavaliere e Giovanni Dello Iacovo
Il Coordinamento provinciale di Libera lancia un laboratorio a distanza, "Lab Libera Foggia", un contenitore di idee e di analisi, con incontri aperti sui social, momenti di formazione interni alla rete di Libera e lavori creativi che valorizzino l'impegno profuso in questi mesi e che aiutino a prepararsi al dopo quarantena.
TENERE I FARI ACCESI. "In questo tempo anomalo e di grandi cambiamenti delle abitudini sociali e aggregative - scrivono gli attivisti - le mafie non si fermano e continuano a riorganizzarsi, come abbiamo potuto assodare proprio nella città di Foggia. Il rischio di non accorgersi delle nuove dinamiche che si consolidano con il protrarsi della distanza sociale è forte, così come quello di allentare le reti di una comunità già fortemente minacciata dalla prepotenza mafiosa e dalle tante problematiche che la affliggono. Riteniamo importante tenere i fari accesi su ciò che avviene nel nostro territorio, provando, con gli strumenti a disposizione in questa situazione, a confrontarci, lanciare spunti di riflessione ed immaginare nuovi progetti".
GLI OSPITI. Il primo appuntamento è giovedì 23 aprile, alle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook Libera Foggia, con un primo dibattito curato dal presidio di Libera “Nicola Ciuffreda e Francesco Marcone” di Foggia sul tema dell'usura e del welfare mafioso. All’incontro ci saranno anche Pippo Cavaliere, presidente della Fondazione Antiusura Buon Samaritano, e Giovanni Dello Iacovo, giornalista che si occupa da tempo di politiche pubbliche e istituzionali.
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