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L'allarme sul "Salva Comuni" mette d'accordo La Destra e Rifondazione

Longo e Cislaghi: "I foggiani pagheranno più tasse"

Possono trovarsi d’accordo uno dei principali esponenti della destra foggiana, Bruno Longo e il segretario del circolo Che Guevara di Rifondazione comunista Giorgio Cislaghi? Ebbene sì. A far concordare i due è l’annuncio tutt’altro che positivo per la città di Foggia: aderire al Salva comuni farà aumentare le tasse.
Possono trovarsi d’accordo uno dei principali esponenti della destra foggiana, Bruno Longo e il segretario del circolo Che Guevara di Rifondazione comunista Giorgio Cislaghi? Ebbene sì. A far concordare i due è l’annuncio tutt’altro che positivo per la città di Foggia: aderire al Salva comuni farà aumentare le tasse.
AUMENTO DEI SERVIZI A DOMANDA. Longo lo ha sottolineato già qualche giorno fa in consiglio comunale. Cislaghi, invece, si è affidato a una nota: Ci preme evidenziare- scrive Cislaghi -  che l’adesione ai finanziamenti, fino a 300 euro per abitante, non è “a costo zero”, perché se da un lato (tagli alle spese) è prevista, articolo 3 punto 9/a, l’eliminazione della retribuzione.  accessoria per i dirigenti e per il comparto, dall’altro lato (aumento delle entrate) è previsto l’aumento dei servizi a domanda individuale (rette per i nidi e asili comunali, mense scolastiche, abbonamenti bus),  la copertura totale del costo della raccolta e smaltimento dei rifiuti con la TARSU, l’adeguamento all’aliquota massima per i tributi locali (IMU al 6 per mille sulla prima casa), l’alienazione dei beni patrimoniali non indispensabili all’ente (strutture sportive e culturali oltre agli immobili già posti in vendita). 
"ONLINE I CONTI DEL COMUNE". Citando anche gli annosi casi di Ataf e Amica e spiegando come la colpa sia anche del taglio dei finanziamenti aglie enti locali voluto prima dal governo Berlusconi e poi da Mario Monti,  Cislaghi rincara la dose: “Pochi sono gli aspetti positivi che scaturiranno dall’adesione al decreto “salva città”, ma crediamo che il consiglio comunale debba ottemperare subito all’obbligo, ribadito dal DL 174, di dare pubblicità, mediante pubblicazione sul sito internet del comune, della situazione patrimoniale dei consiglieri e degli assessori in carica, articolo 3 punti 1/a e 2, e di erogare le sanzioni previste in caso di inottemperanza, parziale o totale, di tale obbligo. Riteniamo che la maggioranza, in ottemperanza agli accordi sottoscritti e per rispetto verso i cittadini, debba approvare in consiglio comunale la rimodulazione dell’orario delle commissioni consigliari per ridurre il costo dei rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri. Riteniamo impossibile che il Sindaco possa mantenere quanto promesso in sede di approvazione dell’aumento dell’IMU, la riduzione dell’aliquota sulla prima casa dello 0,5 per mille nel prossimo anno, ma chiediamo che questo obiettivo sia confermato almeno per pensionati e famiglie a basso reddito e che, per queste categorie, siano programmati aiuti per annullare gli aumenti delle tariffe dei servizi alla persona”.

di Redazione 


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