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L'altro record di Foggia: su "Le cento Italie della competitività" si piazza al 103° posto

Un libro denuncia un territorio poco accogliente

Vi mancava una classifica in cui Foggia fosse collocata all’ultimo posto, vero? Eccovi serviti, allora, con l’ennesima graduatoria che piazza la nostra città in fondo alla lista.
IL VOLUME. Stavolta non sono i quotidiani a decretarla, ma addirittura un libro: “Le cento Italie della competitività. La dimensione territoriale della produttività delle imprese” (Rubbettino), a cura di Stefano Manzocchi, Beniamino Quintieri e Gianluca Santoni. L’aspetto prettamente commerciale, però, in questo caso non la fa da padrone: a essere “indagato” è infatti l’ambiente circostante, per comprendere quanto possa incidere sull’efficienza delle imprese. Ed ecco che Foggia si colloca al 103° posto sulle 103 province esaminate.
I PARAMETRI. Ma quali sono i criteri e i parametri analizzati per lo studio? Da un campione di 15mila imprese industriali italiane, il volume ricostruisce un ranking di territori più o meno “accoglienti” per le imprese sulla base del contributo dei fattori esterni alla performance delle aziende che vi operano. Il sistema finanziario, le infrastrutture, il capitale umano, il tasso di criminalità, questi e altri elementi disegnano un panorama complesso e variegato della efficienza del sistema locale ai fini della performance delle imprese.
Nel volume emergono poi le statistiche differenziate e suddivise per i vari paramentri, confrontando le varie aree territoriali. La somma di questi elementi, però, costringe Foggia alla maglia nera. Meno male che è solo un libro...

di Redazione 


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