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L'Amiu: “Sull'Amica decisione assurda”

Il presidente dell’azienda barese: “Foggia sui rifiuti è indietro di 30 anni, ma aspettatevi colpi di scena”.

“È una cosa assurda e paradossale. Io in tanti anni non ho mai visto una cosa simile: è un’ordinanza senza ratio rispetto alla procedura fallimentare”. Oggi è tornato sul “luogo del delitto”: Gianfranco Grandaliano, il presidente dell’Amiu (la municipalizzata che gestisce i  rifiuti a Bari) era a Foggia per partecipare alla conferenza stampa indetta dal sindaco. Non ha ancora digerito la decisione del giudice fallimentare di prorogare fino al 31 dicembre 2013 l’esercizio provvisorio dell’Amica.

Grandaliano, il sindaco di Foggia la trova una decisione inspiegabile. Lei che idea si è fatto sul provvedimento del giudice che proroga l'esercizio provvisorio?
“Io non capisco principalmente una cosa. Una curatela fallimentare deve tutelare innanzitutto i creditori, non i lavoratori. Nella motivazione c’è scritto che si reputa troppo onerosa la progettualità di Amiu, ma in realtà il giudice su questo non può dare giudizi. Io non ho mai visto una situazione del genere, è paradossale, è contraria a ogni principio giuridico”
I lavoratori avevano accettato di confrontarsi sulla doppia proposta, poi però hanno chiaramente tirato un sospiro di sollievo.
“Alle 13 avremmo avuto l’esito del referendum dopo aver trovato l’accordo con i lavoratori, invece alle 11 è arrivata l’ordinanza. Tutto assurdo. Non è un problema del giudice valutare i contenuti della trattativa, non sta né in cielo né in terra”.
Lei quindi contesta la decisione sia da un punto di vista formale che in riferimento al giudizio di merito sulle “condizioni gravose” che l’Amiu avrebbe proposto?
“Noi siamo un’azienda a partecipazione pubblica, dobbiamo reinvestire quello che guadagniamo. Quando  si farà la gara e ci sarà un privato, che deve quindi avere degli utili, le condizioni per i lavoratori saranno ancora più svantaggiose e penalizzanti. Del resto, anche la curatela ha sottolineato che il fallimento è stato causato da una gestione scellerata. 
Ora cosa cambia per l’Amiu?
“Noi abbiamo dato la nostra disponibilità e continuiamo a darla. A questo punto, però, è evidente che non dipende da noi. Ringraziamo il sindaco che ha messo anima e cuore in questa trattativa per arrivare a una soluzione e ci rimane il dispiacere per aver investito tempo ed energie senza arrivare a un risultato. Siamo altrettanto dispiaciuti per la cittadinanza, che ora dovrà continuare a vivere una situazione difficile”.
I foggiani devono temere emergenze igienico-sanitarie?
“Non solo. Non si è capito che prorogare il servizio non significa aver risolto il problema, significa solo averlo spostato nel tempo. Con questo esercizio provvisorio, deve essere chiaro che non c’è nessuna sicurezza lavorativa per i 355 dipendenti a rischio e soprattutto che mancherà una progettualità. A Foggia si vivrà con la raccolta e lo spazzamento, ma posticipiamo di almeno un altro anno qualsiasi progetto di differenziata (in realtà entro il 15 ottobre, secondo l'ordinanza del sindaco, la Curatela deve presentare un piano per attivare la differenziata, ndr), mentre l’Europa comincia a imporre sanzioni se non si rispettano determinati parametri. In sostanza, sui rifuti, Foggia sembra aver fatto un passo indietro di trenta anni”.
Attendiamo il 31 dicembre 2013 o sono previsti e prevedibili dei colpi di scena?
“Io penso che ci saranno dei colpi di scena. L’ordinanza del sindaco è molto stringente e impone oneri economici alla curatela, quindi secondo me potrebbero esserci delle novità ben prima della fine dell’anno prossimo”.
 
IN ALLEGATO, L'ORDINANZA DEL SINDACO

di Redazione 


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