Ancora due appuntamenti per capirci qualcosa del rapporto più antico e conflittuale di sempre: quello amoroso. Dopo gli incontri del 27 novembre e del 4 dicembre, dedicati rispettivamente alla “formazione e dissoluzione della coppia” e alle “coppie conflittuali post-sperazione o divorzio”, lo psicologo Giovanni Papa fa il punto di questa interessante esperienza, ormai giunta a metà percorso, presentando inoltre anche i prossimi due appuntamenti. Nelle serate dell’11 e del 18 dicembre infatti, nella caffetteria-libreria di Rione Martucci si parlerà di: “dipendenze affettive e stalking” e “genitori e figli: forme di amore patologico”.
QUAL E’ IL PROBLEMA DI UNA COPPIA?. “Il conflitto subentra nel momento in cui la coppia si rivela rigida. Quando definisce una propria modalità che non si modifica con i naturali cambiamenti della vita”. Secondo lo psicologo Giovanni Papa è questo il problema principale che può causare la rottura o una disfunzione di coppia: “Ci sono periodi infatti – continua il terapeuta, facendo un esempio – in cui è positivo che un partner dipenda dall’altro, che venga supportato di più, ma ciò diventa negativo quando questa tipologia di rapporto rimane l’unica modalità di essere coppia. Diventa disfunzionale, in pratica, quando non è flessibile e aperta al cambiamento: la coppia sana capisce il conflitto e l’affronta, la disfunzionale no”.
Di questo e di molto altro si è parlato nel corso dei due incontri del seminario dal titolo “Amore patologico”, il quale ha portato una buona cornice di pubblico nello spazio di Tolleranza Zero, dalle giovani generazioni a coppie o singoli di cinquant’anni ed oltre. In tal senso, a colpire il giovane psicologo è stata la differenza di vedute a livello generazionale: “Gli adulti hanno un’idea molto disillusa dell’amore – ha detto infatti il conduttore del seminario – un uomo di mezz’età ha affermato che per lui l’amore è una sorta di opera di convincimento unidirezionale e consisterebbe nel fatto che solo uno dei due si innamora davvero dell’altro, e finisce poi per convincerlo della stessa cosa”.
STALKING E FAMIGLIA. Interessanti i due prossimi appuntamenti, incentrati sulle forme di amore patologico, quelle che sfociano in comportamenti eccessivi, talvolta dannosi, violenti. “La dipendenza affettiva – ha continuato Papa – è come una dipendenza da sostanze: non si può fare a meno della persona, si va in astinenza, si ha sempre bisogno di aumentare la ‘dose’ affettiva”. In pratica, così come analizzato in un precedente servizio di Foggia Città Aperta interamente dedicato allo stalking (
GUARDA), la dipendenza affettiva è strettamente legata con quel tipo di comportamento persecutorio ormai divenuto reato: “piuttosto che credere nella fine del rapporto, il dipendente affettivo preferisce agire, utilizzare dunque lo stalking, il cui comportamento è il solo che ha, per tenere attiva la relazione”.
L’ultimo incontro, avrà al centro un altro argomento poco dibattuto: l’amore patologico tra genitori e figli, il quale spesso può avere effetti particolarmente dannosi. Centrale infatti, all’interno dell’intero percorso seminariale, è l’attenzione riposta sulla famiglia, luogo di tensioni e di disfunzioni, spesso causa di vere e proprie patologie le quali talvolta non vengono considerate col giusto peso.
VANILLA SKY. Anche per i prossimi due appuntamenti inoltre, Giovanni Papa si avvarrà di proiezioni di spezzoni di film, con lo scopo di rompere il ghiaccio e di focalizzare l’attenzione del pubblico su un certo tipo di problema, per poi sviscerarlo insieme, con interventi e dibattiti aperti. Tra gli spezzoni di film proposti, il più interessante finora è “Vanilla Sky”, quando la bella Cameron Diaz si rende conto di aver interpretato il rapporto con Tom Cruise in un modo del tutto differente dal suo e finisce per causare l’incidente che gli rovinerà la faccia. E il seminario organizzato da Tolleranza Zero, in fondo, pur nel suo piccolo, serve anche ad evitare simili degenerazioni – almeno nella realtà. I film poi, sono un’altra cosa.