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Landella, Tarqunio e Leone: "Ora tocca a noi governare in Puglia e a Foggia"

Stamattina l'incontro con i vertici locali del Pdl

Dopo il profondo smarrimento piombato per tutto il 2012 sul popolo della libertà, è un Pdl ringalluzzito quello che appare ora alla luce dei nuovi risultati elettorali. 
Lo hanno confermato questa mattina, in una conferenza stampa di commento alle votazioni, Antonio Leone (già vicepresidente della Camera dei Deputati) e Lucio Tarquinio, entrambi candidati locali del Pdl eletti a sedere per questo nuovo mandato sugli scranni del Parlamento, rispettivamente a Montecitorio e a Palazzo Madama. A rispondere alle domande dei giornalisti stamane anche Franco Landella, segretario provinciale del pdl ed esponente d'opposizione nel consiglio comunale di Foggia, che ha esordito criticando prima la stampa per non aver enfatizzato il risultato locale del pdl come avrebbe meritato, poi i colleghi Iaccarino, Miranda e Iorio, passati dal pdl all'udc, a detta di Landella, "in cerca di una poltrona in Parlamento e bocciati per incoerenza dai foggiani in quest'ultima tornata elettorale".
Presi per mano dal Cavaliere, figura decisiva nella rimonta elettorale, come loro stessi ammettono, e dunque ringalluzziti e sorridenti, gli esponenti berlusconiani, forti dei numeri in Puglia e in provincia di Foggia, che li hanno visti trionfare come primo partito, ora lanciano strali d'accusa ai governi locali della sinistra, dalla Regione di Vendola che ha affermato Tarquinio "ha portato la Puglia ai piedi di Cristo", al comune di Foggia "deluso -  a detta di Landella - dall'amministrazione Mongelli, colpevole di non aver ascoltato le urgenze della città, dal problema dei rifiuti all'assenza di azioni programmatiche come un piano di rilancio per il commercio e per le attività produttive".
"Sin dall'era Ciliberti e fino ad oggi, ho chiesto il commissariamento del Comune di Foggia. Se fossi stato ascoltato forse ora la città non verserebbe in questa situazione drammatica", ha rincarato la dose Tarquinio.
Che ha sparato a zero anche sul centro sinistra al di fuori delle mura cittadine: "Emiliano? Un qualunquista senza limiti. Il partito dei magistrati? Sono contento che sia stato affossato." Dichiarazioni queste che arrivano a poche ore dalle nuove indagini della Procura di Napoli su una supposta compravendita di parlamentari ordita dal Cavaliere.
In tutti i modi, secondo Leone, Tarquinio e Landella, la netta vittoria territoriale del Pdl in quest'ultima tornata elettorale dipenderebbe molto dalla bocciatura dei cittadini pugliesi e foggiani nei confronti delle attuali amministrazioni di centro-sinistra.
Non solo accuse ma anche nuove idee e programmi, a partire proprio da un rilancio del popolo della libertà a livello locale, consapevoli che alle future elezioni amministrative non potranno contare sul discesa in campo del Cavaliere. 
E allora nel nuovo pdl, che, come ha sottolineato con forza Landella, ora  rivendica la guida delle future amministrazioni pugliesi", largo ai giovani, tra cui, ha sottolineato Leone, "ho percepito un rinnovato interesse per la politica e per il nostro partito in un importante comune come Manfredonia, per esempio ". "E spazio anche alle associazioni e alle imprese che vorranno spendersi per il bene della collettività senza essere fautori di interessi privati", gli ha fatto eco Landella.
Per tutto questo, ha annunciato Leone, "presto terremo a Foggia un'assemblea cittadina per delineare il nuovo carattere programmatico del nostro partito".
E a chi auspica una candidatura foggiana targata pdl per la guida della Regione, Tarquinio frena: "In Puglia, in termini numerici, il consenso che conta è soprattutto a Bari e a Lecce. Ma al di là di questa remota ipotesi l'importante è vincere". 
Mentre a chi fa notare la risicatissima rappresentanza "foggiana" del pdl nel futuro Parlamento, Leone rassicura: i numeri acquisiti in Puglia ci rendono forti anche a livello nazionale. Le nostre istanze per Foggia e Provincia non potranno essere ignorate. Durante questo nuovo mandato parlamentare, inoltre, - precisano lo stesso Leone e Tarquinio - cercheremo anche la collaborazione degli onorevoli di Capitanata nelle file del Pd, in primis Michele Bordo e Colomba Mongiello".
Infine la nota di colore, con un Antonio Leone che sventola un fazzoletto rosso davanti alla platea: "E' in svendita - ha detto l'onorevole pidiellino-. Lo usava Bersani per smacchiare..."
Dopo il profondo smarrimento piombato per tutto il 2012 sul Popolo della Libertà, è un Pdl ringalluzzito quello che appare ora alla luce dei nuovi risultati elettorali. 
Lo hanno confermato questa mattina, in una conferenza stampa di commento alle votazioni, Antonio Leone (già vicepresidente della Camera dei Deputati) e Lucio Tarquinio, entrambi candidati locali del Pdl eletti a sedere per questo nuovo mandato sugli scranni del Parlamento, rispettivamente a Montecitorio e a Palazzo Madama. 
LANDELLA CRITICA STAMPA E "TRADITORI". A rispondere alle domande dei giornalisti stamane anche Franco Landella (segretario provinciale del Pdl ed esponente d'opposizione nel Consiglio comunale di Foggia) che ha esordito criticando prima la stampa per non aver enfatizzato come, a suo dire, avrebbe dovuto il risultato locale del Pdl, poi i colleghi Iaccarino, Miranda e Iorio, "passati dal Pdl all'Udc - ha denunciato Landella - perché in cerca di una poltrona in Parlamento e ora bocciati, per incoerenza, dai foggiani in quest'ultima tornata elettorale".
TARQUINIO: "CON VENDOLA PUGLIA AI PIEDI DI CRISTO". Presi per mano dal Cavaliere, figura decisiva nella rimonta elettorale, come loro stessi ammettono, e dunque ringalluzziti e sorridenti, gli esponenti berlusconiani, forti dei numeri in Puglia e in provincia di Foggia, che li hanno visti trionfare come primo partito, ora lanciano strali d'accusa ai governi locali della sinistra: dalla Regione di Vendola che, ha affermato Tarquinio, "ha portato la Puglia ai piedi di Cristo", al comune di Foggia "deluso - secondo Landella - dall'amministrazione Mongelli, colpevole di non aver ascoltato le urgenze della città, dal problema dei rifiuti all'assenza di azioni programmatiche come un piano di rilancio per il commercio e per le attività produttive".
LANDELLA: "UN NUOVO SINDACO PER FOGGIA". "Ora - ha concluso Landella - bisogna pensare a un nuovo sindaco per Foggia. Non faremo gli errori del passato: il nostro candidato verrà presentato con largo anticipo sulla futura campagna elettorale, almeno un anno prima".
"Sin dall'era Ciliberti e fino ad oggi, ho chiesto il commissariamento del Comune di Foggia. Se fossi stato ascoltato forse ora la città non verserebbe in questa situazione drammatica", ha rincarato la dose Tarquinio.
STRALI CONTRO IL PARTITO DEI MAGISTRATI. Quest'ultimo ha poi sparato a zero anche sul centro sinistra al di fuori delle mura cittadine: "Emiliano? Un qualunquista senza limiti. Il partito dei magistrati? Sono contento che sia stato affossato."
Dichiarazioni queste che arrivano a poche ore dalle nuove indagini della Procura di Napoli su una supposta compravendita di parlamentari ordita dal Cavaliere.
"CON NUOVE IDEE, ORA TOCCA A NOI".
In tutti i modi, secondo Leone, Tarquinio e Landella, la netta vittoria territoriale del Pdl in quest'ultima tornata elettorale dipenderebbe molto dalla bocciatura dei cittadini pugliesi e foggiani nei confronti delle attuali amministrazioni di centro-sinistra.
 
 
 
In tutti i modi, secondo Leone, Tarquinio e Landella, la netta vittoria territoriale del Pdl in quest'ultima tornata elettorale dipenderebbe molto dalla bocciatura dei cittadini pugliesi e foggiani nei confronti delle attuali amministrazioni di centro-sinistra.
Non solo accuse ma anche nuove idee e programmi, a partire proprio da un rilancio del Popolo della Libertà a livello locale, consapevoli che alle future elezioni amministrative non si potrà più contare sulla discesa in campo del Cavaliere. 
E allora nel nuovo Pdl, che, come ha sottolineato con forza Landella, ora rivendica la guida delle future amministrazioni pugliesi, largo ai giovani, tra cui, ha sottolineato Leone, "ho percepito un rinnovato interesse per la politica e per il nostro partito in un importante comune come Manfredonia, per esempio". "E spazio anche alle associazioni e alle imprese che vorranno spendersi per il bene della collettività senza essere fautori di interessi privati", gli ha fatto eco Landella.
Per tutto questo, ha annunciato Leone, "presto terremo a Foggia assemblee cittadine per delineare il nuovo carattere programmatico del nostro partito, a partire dalla visita di ringraziaento che Raffaele Fitto farà a Foggia, sabato 2 marzo, nel quartiere fieristico".
LE ISTANZE DI FOGGIA NEI
 
GOVERNI
GOVERNI 
CENTRALI.
E a chi auspica una candidatura foggiana targata Pdl per la guida della Regione, Tarquinio frena: "In Puglia, in termini numerici, il consenso che conta è soprattutto a Bari e a Lecce. Ma al di là di questa remota ipotesi l'importante è vincere". 
Mentre a chi fa notare la risicatissima rappresentanza "foggiana" del Pdl nel futuro Parlamento, Leone rassicura: i numeri acquisiti in Puglia ci rendono forti anche a livello nazionale. Le nostre istanze per Foggia e Provincia non potranno essere ignorate. Durante questo nuovo mandato parlamentare, inoltre, - precisano lo stesso Leone e Tarquinio - cercheremo anche la collaborazione degli onorevoli di Capitanata nelle file del Pd, in primis Michele Bordo e Colomba Mongiello".
LEONE E "LO SMACCHIATORE" DI BERSANI. Infine la nota di colore, con un Antonio Leone che sventola un fazzoletto rosso davanti alla platea: "E' in svendita - ha detto l'onorevole pidiellino-. Lo usava Bersani per smacchiare..."In
LEONE E "LO SMACCHIATORE" DI BERSANI. Infine la nota di colore, con un Antonio Leone che sventola un fazzoletto rosso davanti alla platea: "E' in svendita - ha detto l'onorevole Leone -. Lo usava Bersani per smacchiare..", riprendendo la celebre imitazione del leader del Pd targata Maurizio Crozza.
 
 
 
 

di Redazione 


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