Franco Landella si è ufficialmente insediato come nuovo Sindaco di Foggia, con il consueto passaggio di consegne avvenuto a Palazzo di Città da parte del primo cittadino uscente Gianni Mongelli.
IL RINGRAZIAMENTO AL SINDACO USCENTE. “Voglio ringraziare Gianni per il suo operato – ha dichiarato Franco Landella, neo sindaco di Foggia -. Prima del ruolo da sindaco, che hai rappresentato degnamente, c’è un uomo che si è sacrificato e che non è stato ricambiato nei termini dovuti. Comprendo la politica, la contrapposizione e il confronto ma non comprendo quando i toni scadono e colpiscono l’uomo. Avrò bisogno della tua collaborazione in questa nuova esperienza perché in questo momento di difficoltà, che Foggia sta vivendo, c’è bisogno di gente perbene come Gianni Mongelli”.
GLI AUGURI DI MONGELLI. “Voglio fare gli auguri di un buon lavoro al neo sindaco Franco Landella – ha ricvambiato Gianni Mongelli -. Il risultato democratico è un risultato che va rispettato e che è stato scelto dalla città. Tocca a Franco l’onere e gli onori di portare la fascia tricolore che ho portato per cinque anni, in cui la mia vita è cambiata. Adesso la città si attende molto da Landella che saprà essere all’altezza dell’intero consiglio comunale e della città”.
NESSUNA FESTA. “Foggia ha bisogno di pace e serenità – ha poi spiegato Landella - e faccio un appello a tutte le forze di questa città, politiche sociali ed economiche, perché questo è un momento difficile e dobbiamo lavorare insieme. Ho una grandissima voglia di festeggiare e di gridare con fierezza che abbiamo vinto ma in questo momento di dolore non ci saranno festeggiamenti in piazza ma faremo una semplice conferenza stampa di ringraziamento”.
IL PICCOLO SALVATORE. “Il mio pensiero come primo cittadino è rivolto al piccolo Salvatore
(il figlio della giovane coppia morta nel crollo di via De Amicis, ndr) - ha sottolineato Landella - che non dovrà essere adottato dal Comune di Foggia ma dall’intera città, perché Foggia ha un grande principio di solidarietà, lo ha sempre dimostrato e sono certo che lo dimostrerà ancora”.
LA LEZIONE DELL’AMICO TERENZIO. “Un altro pensiero
è rivolto all’amico Paolo Terenzio – ha proseguito Landella - che ci ha lasciati e il confronto deve cessare dinanzi alla morte nel rispetto di un uomo che era garbato e perbene e che ha dato lezioni anche al sottoscritto dimostrando che si può discutere mantenendo i toni bassi”.
ORGOGLIO FOGGIANO. “Dentro di me prevale una forte passione per la mia città – ha concluso il neo sindaco -. ho gettato il cuore oltre all’ostacolo per vincere questa sfida e ritengo che lo farò ancora per rilanciare la nostra amata città. Viva Foggia, sono orgoglioso di essere foggiano e di parlare foggiano”.