L’annuncio lo aveva dato, a febbraio scorso, l’ex sindaco Gianni Mongelli: "
Siamo finalmente in grado di mettere in sicurezza la Chiesa delle Croci, le nostre radici”. Cinquecentomila euro in arrivo dalla Regione per il restauro dell’Arco trionfale. E il 29 luglio, la giunta regionale ha deliberato la concessione del finanziamento, primo atto del pieno recupero della Chiesa del Monte Calvario di Foggia, meglio nota appunto come Chiesa delle Croci.
L’ORGOGLIO DI LANDELLA. Occasione lieta che però diventa nuovo spunto per una polemica tra l’attuale governo cittadino e le precedenti amministrazioni di centrosinistra. “L’ottimo risultato è giunto grazie all’impegno del sindaco Franco Landella e dell’assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani – precisano da Palazzo di Città - che hanno dovuto sopperire, nei tempi ristrettissimi concessi dalla Regione, ad una serie di carenze registrate nelle richieste esposte dalle precedenti amministrazioni comunali”. Landella rivendica dunque la paternità dell’operazione, perché “la precedente Giunta aveva approvato a dicembre un preliminare di progetto per procedere ai lavori di restauro della Chiesa delle Croci, del quale, tuttavia, non risultava nota la copertura finanziaria”.
L’ATTACCO A MARASCO. E poi, la stoccata personale al suo rivale al ballottaggio: “Mentre l’ex assessore Marasco fa proposte per restaurare gli altri elementi del complesso monumentale delle Croci – tuona Landella - noi ci stiamo affannando a trovare rimedio alle lacune del suo iter progettuale che rischiano di far andare in fumo il finanziamento regionale già per gli interventi sull’arco trionfale. Non sarà semplice, ma contiamo di farcela”.
I PROGETTISTI. A prendersi carico della pratica è stata l’assessore Anna Paola Giuliani che ha chiesto agli stessi tecnici autori del progetto originario di ottemperare in pochissimi giorni alla rimodulazione della parte economica e ha reso possibile la presentazione e l’approvazione in Giunta regionale. Ai tecnici è stata anche sollecitata – e ottenuta - una riduzione dei propri oneri progettuali, la cui entità gravava in modo considerevole sull’intero progetto. Gli oneri destinati ai progettisti sono stati scorporati dall’ammontare del finanziamento e inseriti nel bilancio del Comune di Foggia. “Un passaggio – spiega l’assessore - che la stessa Regione Puglia aveva chiesto all’Amministrazione comunale come condizione vincolante per l’erogazione dei fondi: nella versione originale del progetto, le spese gravavano, invece, impropriamente proprio sulla Regione”.
LE PRATICHE. Ma l’iter – spiegano dal Comune - non è ancora terminato. Occorre ancora la presentazione di un documento che attesti con certezza la proprietà del complesso monumentale e sarà necessario, infine, presentare agli uffici regionali l’elaborato di progetto, grazie al quale sarà possibile passare alla fase operativa del primo stralcio di lavori, e per il quale è indifferibile un confronto tecnico con la Soprintendenza Regionale ai Beni Architettonici.
LA COLLABORAZIONE CON LA REGIONE. “Un risultato importante che stiamo portando a casa in extremis - aggiunge la Giuliani - nonostante le mancanze di chi ci ha preceduti. Ma la cosa ancora più entusiasmante è il livello di collaborazione istituzionale che si è instaurato tra la nostra amministrazione e gli uffici regionali, grazie alla quale abbiamo superato ostacoli apparentemente insormontabili”.