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Lavorare su terreni confiscati alla mafia

A Cerignola da oggi al 4 agosto 15 ragazzi impegnati nell’iniziativa di Libera

Sono arrivati in 15 da tutta Italia per lavorare sui terreni confiscati alla mafia e dire che un altro modo di vivere è possibile. Quello della legalità, per i ragazzi che da oggi a sabato 4 agosto parteciperanno a ‘E!State liberi 2012’ è un mondo possibile. Per questo, hanno dato la loro disponibilità per vivere una settimana dedicandosi al campo di lavoro organizzato dal presidio cittadino di ‘Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie’, assieme al Coordinamento provinciale di Libera, e con il patrocinio del Comune di Cerignola, che si svolgerà sui terreni confiscati alla mafia del ‘Laboratorio di legalità F. Marcone’ (contrada Toro) e ‘Terra Aut’. (contrada Scarafone).

TURISTI DELLA LEGALITA’ – I ragazzi, però, oltre a lavorare attivamente vivranno anche delle esperienze di studio e di riflessione. Tanti, infatti, gli incontri tematici che vedranno i giovani ‘turisti della legalità’ confrontarsi con i tutori dell’ordine pubblico a Cerignola, intraprendere percorsi di educazione alla legalità assieme ai formatori di Libera e conoscere la storia e le tradizioni bracciantili di Cerignola. Due i momenti pubblici, rivolti all’intera città, nel corso del campo: si parte lunedì 23, alle ore 18.30, presso la saletta conferenze del Comune di Cerignola, dove i responsabili del campo incontreranno le istituzioni e presenteranno l’iniziativa alla città; si continua mercoledì 25 luglio, alle ore 22, presso ExOpera, con lo spettacolo teatrale ‘Malacarne, Peppino Impastato, Amore noi ne avremo’, a cura del ‘Teatro delle condizioni avverse’.

ESPERIENZA INCREDIBILE - “Ogni anno si rinnova questa esperienza – ha detto don Pasquale Cotugno, referente del presidio cittadino di Libera – che per me ha dell’incredibile. Pensare che dei ragazzi giovani, provenienti dalle più svariate parti di Italia (alcuni addirittura dalla Val d’ Aosta), paghino una minima quota per passare la loro estate a lavorare sui terreni confiscati alla criminalità, a centinaia di chilometri dalle loro case ed in realtà che non conoscono, dovrebbe servire da sprone per le generazioni più giovani della nostra città. La speranza, quest’anno, anche attraverso alcuni momenti pubblici del presidio, è proprio quella di avvicinare i ragazzi di Cerignola all’associazione ed alla sua attività sul fronte dell’ antimafia sociale”.

 

di Redazione 


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