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Lavori al Gino Lisa, Lupi spegne i sogni: "Aspettiamo il parere della Commissione UE"

Ritardi nella risposta della Regione Puglia

Tre minuti per demolire – al momento – il sogno di tornare a volare dal Gino Lisa di Foggia.
IL QUESTION TIME. Erano seduti di fianco gli onorevoli foggiani Lello Di Gioia e Antonio Leone a prendersi i complimenti per l’interesse da parte del ministro Lupi che, da abile comunicatore, imbonisce i due prima della “ferale notizia”: "Il finanziamento dell'opera (per i lavori di allungamenti della pista dello scalo foggiano) non potrà trovare attuazione prima che la Commissione europea abbia adottato una decisione favorevole alla valutazione di compatibilità con le regole Ue in materia di aiuti di Stato".
IL RITARDO DELLA REGIONE. Lupi ha spiegato che il ritardo nella decisione della Commissione europea sulla questione relativa alle regole sugli aiuti di Stato è da addebitare (anche) al ritardo con cui la Regione ha risposto alla richiesta di integrazione proveniente da Bruxelles, riscontro che, secondo il carteggio visionato dal Ministro, risulterebbe inviato solo lo scorso 23 aprile. Un dato che avvalora la polemica di fine 2013, quando l’onorevole Bordo lamentò “inesattezze, contraddizioni e omissioni di Aeroporti di Puglia” sulla documentazione per ottenere la Via (LEGGI: Gino Lisa, Bordo sbugiarda Aeroporti di Puglia: "Dove sono i documenti della Via?).

ORA ANCHE IL MINISTERO BENI CULTURALI. Delusione, dunque, per il deputato socialista che aveva interrogato il ministro dei trasporti Maurizio Lupi durante il question time in Parlamento, chiedendo la riapertura urgente del Gino Lisa e ricordando che i 14 milioni di euro destinati alle aree sottosviluppate vanno utilizzati entro il 30 giugno prossimo. C’è poi un altro elemento. Per l’ormai celebre Via, la Valutazione di impatto ambientale, il Ministero per l’Ambiente – stando a quanto riferito da Lupi – necessita ancora del parere del Ministero per i Beni culturali di Dario Franceschini.

"RISPOSTA INSODDISFACENTE". L'iter burocratico, dunque, si arresta ancora. E la risposta (deludente) del ministro Lupi è ben fotografata dal commento di Di Gioia: "E' una risposta insoddisfacente, non ci si può limitare ad un riepilogo dei fatti ma ci vuole la volontà politica di sbloccare una situazione che sta diventando insostenibile".

di Redazione 


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