Lavori allo Zaccheria, 5 Stelle contro l'affidamento a Cavaliere: "Può alimentare dubbi e sospetti"
Con una nota inviata alla stampa il Movimento 5 Stelle Foggia esprime: “Forti perplessità in merito all’affidamento diretto, avvenuto senza alcuna indagine di mercato né valutazione comparativa dei curricula, del servizio di architettura e ingegneria relativo alla Direzione Lavori, assistenza al collaudo, contabilità e Coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per i lavori di ristrutturazione dello stadio Pino Zaccheria. L’incarico è stato affidato per via diretta con Determina Dirigenziale del 7 aprile allo Studio di Ingegneria Cavaliere per un importo complessivo di € 103.153,44 IVA inclusa”.
SCELTA INOPPORTUNA. “Pur riconoscendo la legittimità formale della procedura - prosegue l’intervento - riteniamo la scelta politicamente e amministrativamente inopportuna. Sarebbe stato preferibile ricorrere a una procedura più aperta e trasparente, fondata sul confronto tra più professionisti, al fine di garantire imparzialità e corretto utilizzo delle risorse pubbliche – ancor più quando tra i soggetti coinvolti vi siano figure che in passato hanno ricoperto incarichi politici di rilievo. Da sempre ci opponiamo a prassi che possano alimentare dubbi, polemiche o sospetti sulla gestione della cosa pubblica. Abbiamo sempre stigmatizzato questi comportamenti, indipendentemente dal colore politico o dalla coalizione, restando coerenti con i nostri principi e respingendo ogni forma di opportunismo”.
COMPROMETTERE IL PERCORSO. “Per queste ragioni, non possiamo né vogliamo avallare un atto che potrebbe ingenerare perplessità, che non condividiamo e che rischia di compromettere il percorso di trasparenza e buon governo intrapreso dall’Amministrazione comunale di Foggia. Il Movimento 5 Stelle - conclude la nota - continuerà a vigilare con fermezza affinché l’interesse collettivo resti al centro dell’azione amministrativa, nel pieno rispetto dei valori di legalità, trasparenza e partecipazione”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.