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LE SANZIONI. Gli ispettori del lavoro, pertanto, hanno effettuato 23 accessi ispettivi nella città di Foggia e in alcuni Comuni della Provincia riguardanti il settore dei parrucchieri. Dai controlli sono emersi 20 esercizi irregolari e sono state riscontrate violazioni che hanno riguardato l’occupazione in nero di 7 lavoratori. Inoltre, sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, in applicazione dell’art. 14, comma 1 del D. Lgs. 81/08 e successive modificazioni, per un importo pari a 8mila euro, per aver accertato un impiego di personale non risultato regolarmente assunto, in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori regolarmente occupati. Complessivamente, sono state contestate 22 sanzioni amministrative, di cui una per aver corrisposto la retribuzione in contanti al personale dipendente e non tramite tracciabilità, come previsto dalla normativa vigente. In totale verranno comminate sanzioni amministrative per un importo pari a 35.550 euro.
Lavoro nero, parrucchieri nel mirino: 20 su 23 non in regola, 35mila euro di multe
Venti su 23. Sono gli esercizi irregolari controllati dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Foggia, che ha concentrato l'ultima attività ispettiva sui parucchieri. L'obiettivo è quello di contrastare il fenomeno del lavoro nero e controllare l’osservanza delle disposizioni di legge in materia di lavoro e legislazione sociale sulla regolarità dei rapporti di lavoro.
LE SANZIONI. Gli ispettori del lavoro, pertanto, hanno effettuato 23 accessi ispettivi nella città di Foggia e in alcuni Comuni della Provincia riguardanti il settore dei parrucchieri. Dai controlli sono emersi 20 esercizi irregolari e sono state riscontrate violazioni che hanno riguardato l’occupazione in nero di 7 lavoratori. Inoltre, sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, in applicazione dell’art. 14, comma 1 del D. Lgs. 81/08 e successive modificazioni, per un importo pari a 8mila euro, per aver accertato un impiego di personale non risultato regolarmente assunto, in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori regolarmente occupati. Complessivamente, sono state contestate 22 sanzioni amministrative, di cui una per aver corrisposto la retribuzione in contanti al personale dipendente e non tramite tracciabilità, come previsto dalla normativa vigente. In totale verranno comminate sanzioni amministrative per un importo pari a 35.550 euro.
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di Redazione
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