Stampa questa pagina

Le promesse non mantenute sui senzafissadimora

Il Comune non attua il Piano di Emergenza Freddo e i Fratelli della stazione protestano

Un video per denunciare le difficili condizioni di vita dei senzafissadimora di Foggia. Di chi dorme nelle sale della stazione ferroviaria o nei casolari diroccati della città. Un video per ricordare che anche quest’anno il Comune di Foggia non ha adottato un Piano di Emergenza Freddo dimostrandosi, ancora una volta, incapace di individuare una struttura da adibire a dormitorio pubblico durante i mesi più freddi dell’anno. Dall’ultima ‘Notte dei Senza Dimora’ ad oggi sono già trascorsi 100 giorni. 100 giorni in cui l’Amministrazione Comunale di Foggia non ha individuato un locale, uno spazio, un tetto da attrezzare per l’accoglienza, seppur momentanea. In quella che viene definita la città dei costruttori, del mattone, dei palazzi questa incapacità di pianificazione ha l’amaro sapore del paradosso. Dopo la morte di Mohand, Giuseppe, Silviu, Daniel ed Eugenio viene da chiedersi chi sarà il prossimo clochard a morire di stenti e di freddo.
 
Per questo, l’associazione Fratelli della Stazione, la redazione di FogliodiVia e gli Avvocati di Strada chiedono ai mezzi di informazione – in particolare alle televisioni e alle webtelevision - di sostenere la campagna di informazione sociale sui disagi abitativi dei senzatetto, contribuendo così alla diffusione del filmato e alla sensibilizzazione delle istituzioni locali.
Un video per denunciare le difficili condizioni di vita dei senzafissadimora di Foggia. Di chi dorme nelle sale della stazione ferroviaria o nei casolari diroccati della città. Un video per ricordare che anche quest’anno il Comune di Foggia non ha adottato un Piano di Emergenza Freddo dimostrandosi, ancora una volta, incapace di individuare una struttura da adibire a dormitorio pubblico durante i mesi più freddi dell’anno. Dall’ultima ‘Notte dei Senza Dimora’ ad oggi sono già trascorsi 100 giorni. 100 giorni in cui l’Amministrazione Comunale di Foggia non ha individuato un locale, uno spazio, un tetto da attrezzare per l’accoglienza, seppur momentanea. In quella che viene definita la città dei costruttori, del mattone, dei palazzi questa incapacità di pianificazione ha l’amaro sapore del paradosso.
 
Dopo la morte di Mohand, Giuseppe, Silviu, Daniel ed Eugenio viene da chiedersi chi sarà il prossimo clochard a morire di stenti e di freddo. Per questo, l’associazione Fratelli della Stazione, la redazione di FogliodiVia e gli Avvocati di Strada chiedono ai mezzi di informazione – in particolare alle televisioni e alle webtelevision - di sostenere la campagna di informazione sociale sui disagi abitativi dei senzatetto, contribuendo così alla diffusione del filmato e alla sensibilizzazione delle istituzioni locali.
 

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload