Il ritorno di Greco: “Spanna sotto? Con Nember ci abbiamo scherzato su. Mi sento debitore verso questa piazza”
Il paragone dell'estate con Carraro è acqua passata.
"La storia della spanna sotto rispetto a Carraro la conosco. Con Luca Nember ci abbiamo scherzato su, non so se si è pentito di quello che ha detto. Di certo non me la sono presa, anche perchè considero Marco Carraro uno dei giovani più promettenti in questo momento”.
IL PARAGONE. Leandro Greco è pronto a riprendersi le chiavi del Foggia, dopo lo spezzone di gara contro il Crotone e i novanta minuti di Palermo e il paragone dell'estate con Marco Carraro è ormai acqua passata. Il direttore sportivo Luca Nember, commentando l'arrivo dal mercato del giovane talento dell'Atalanta aveva dichiarato che fosse una spanna sopra Greco. Ma Leandro non se l'è presa: “Conosco bene il mondo del calcio – chiarisce – e con Nember ne abbiamo parlato con il sorriso. Marco Carraro è un giovane dal futuro assicurato, può darsi che in certi contesti si è trovato in difficoltà ma quelle difficoltà le ha vissute tutta la squadra. Ad ogni modo quello che è stato detto conta poco, col direttore ho un rapporto ottimo”.
LA PARTITA DI PALERMO. Gettato il passato alle spalle, ora è il momento di collaborare a far risalire in classifica il Foggia. Palermo ha regalato ai rossoneri un punto di sostanza: “La partita di Palermo a me ha dato tanto entusiasmo” commenta Greco. “Abbiamo fatto una partita completa e in particolare ho apprezzato la nostra prestazione caratteriale e la capacità di soffrire. Io sono arrivato ora ma a questo gruppo va riconosciuto il fatto che rispetto a tutte le altre squadre è stato fatto uno sforzo maggiore considerata la penalizzazione sul groppone. Queste situazioni nel calcio ti fanno fare un passo indietro sul piano tecnico e tattico e tutto diventa più difficile. Ecco, quello che dobbiamo fare è compattare l'ambiente e costruire una nostra identità di squadra” (continua a leggere sotto).
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DEBITORE VERSO LA PIAZZA. Un ritorno, quello di Greco, intervallato dalla parentesi di Cremona dove ha deciso di trasferirsi la scorsa estate: “Quest'estate ho sofferto la decisione di lasciare Foggia, per la prima volta ho anteposto gli interessi della mia famiglia e in particolare di mio figlio a quelli del calcio” rivela il centrocampista scuola Roma. “Tuttavia, mi sentivo debitore verso la città. In quei mesi ho ricevuto qualcosa che è andato oltre il lato calcistico e poi certi stimoli e pressioni le ricevi solo in certe piazze e Foggia in questo è il top”.
IL FUTURO. La classifica, nel frattempo, si è fatta difficile e la zona salvezza chiamata Cosenza è lontana 5 punti: “Alla classifica va data solo una veloce occhiata – suggerisce Greco – rimaniamo focalizzati una partita alla volta e ne usciremo fuori. Rispetto all'anno scorso i meccanismi di possesso palla e costruzioni dal basso erano già collaudate. Su questo siamo un po' indietro ma possiamo e dobbiamo sopperire con il carattere”. Con un Greco in più nel motore.
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