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Lepore spegne i sogni promozione del Foggia: il Lecco vince 3-1 e torna in B dopo 50 anni

Finisce sul più bello il sogno promozione del Foggia, che nel ritorno della finale playoff viene rimontato ancora dal Lecco e dice addio alla B. E pensare che dopo tre minuti Bjarkason aveva illuso, poi dopo il calcio di rigore concesso al Lecco il Foggia ha accusato il colpo e non è riuscito a ribaltare la situazione, subendo tre gol dai lombardi che tornano così nella serie cadetta. Delio Rossi sceglie Leo, Kontek e Rizzo davanti a Thiam, a centrocampo Schenetti ha il compito di dare luce alle manovre offensive con Di Noia e Frigerio interni mentre Garattoni e Bjarkason vanno a fare gli esterni alti e Peralta-Ogunseye formano il duo d’attacco. Stesso schema per Foschi che conferma Melgrati in porta, linea difensiva a tre con Bianconi, Battistini e Celjak, centrocampo a cinque con Giudici e Lepore esterni e Zuccon, Galli e Girelli nella mediana mentre la coppia offensiva è affidata a Pinzauti e Buso.

VAR-RIGORE. Pronti via e il settore ospiti rossonero esplode: al 3’ lancio chirurgico di Leo, Bjarkason controlla bene in area ed è freddo a battere Melgrati per l’1-0 foggiano. Il ritmo è intenso e le due squadre non si risparmiano. All’11’ Schenetti sfugge ai marcatori in area su un bel ‘corridoio’ di Di Noia ma trova Melgrati a respingere la sua gran conclusione. Il Foggia fa possesso e spinge, e al 27’ Ogunseye a due passi dal portiere lecchese manda incredibilmente alto, dopo un bel cross di Bjarkason. Il Lecco si sveglia al 30’ e protesta per un presunto contatto in area tra Ogunseye e Bianconi, il Var interviene ed è rigore: dal dischetto Lepore è freddo e fa 1-1. I padroni di casa ritrovano fiducia, spinti anche dal pubblico, ma i rossoneri non si scompongono e tornano ad assediare la metà campo lombarda. Il pari, però, regge e il primo tempo va in archivio.

NOTTE FONDA. Nella ripresa, il Foggia si fa subito vedere dalle parti di Melgrati con Garattoni che da buona posizione spara però alto. Rossi cambia: fuori Di Noia e Ogunseye per Vacca e Beretta. Cambia anche Foschi: fuori Galli per Lakti. Il copione della gara è sempre quello: è il Foggia a fare la gara mentre il Lecco è rintanato nella sua metà campo e aspetta il momento giusto per ripartire. Nei lombardi dentro anche Doudou per Buso e Zampataro per Girelli. La gara si innervosisce e il Lecco sfrutta ogni attimo per far scorrere più velocemente il cronometro. Delio Rossi manda dentro anche Iacoponi e Petermann per Peralta e Frigerio per dare più linfa alle manovre rossonere. Il Foggia ha un sussulto al 73’ con Bjarkason che costringe Melgrati alla respinta, su cui Beretta non è lesto. La beffa arriva al 78’ quando Doudou da fuori trova Dalmasso incerto nella respinta, sulla palla si avventa Lakti che fa 2-1. Foschi guadagna qualche minuto togliendo dal campo Battistini e Pianzauti per Stanga e Tordini. Il Foggia non ne ha più e si affida ai lanci lunghi nell’area avversaria ma all’89’ il Lecco chiude la pratica con Lepore che sfrutta una incertezza di Dalmasso in uscita e fa 3-1. Saltano i nervi ai rossoneri, ne fa le spese Delio Rossi che viene espulso. Finisce in festa in Lombardia, con il Lecco che torna in B dopo 50 anni. Al Foggia restano gli applausi della tifoseria rossonera e di una città intera. Più di questo, i rossoneri non avrebbero potuto oggettivamente fare in questi playoff. Resta l’entusiasmo che ancora una volta la squadra di calcio ha saputo portare a una città che, piaccia o no, va spesso di pari passo con il pallone. Da qui si può e deve ripartire.

di Saracino Nicola


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