Lega: i dirigenti del movimento giovanile della provincia di Foggia si autosospendono
I dirigenti e i militanti del movimento giovanile della Lega hanno deciso di autosospendersi, lo annunciano con una nota firmata dal responsabile comunicazione Fabrizio Simone.
GESTIONE NON MERITOCRATICA. "Il caos estivo in casa Lega - scrivono nel comunicato - finito ripetutamente sotto i riflettori della stampa foggiana che ha più volte evidenziato le continue perplessità degli eletti di fronte ad una gestione della cosa pubblica pressoché partitica e poco meritocratica, ha indotto i “dirigenti” (soltanto di nome – di fatto nessuna carica è stata mai ufficializzata nonostante un anno denso di attività politico-culturali e di uscite in piazza) e i numerosi militanti del movimento giovanile di Matteo Salvini ad interrogarsi profondamente sull’amministrazione del proprio partito a livello cittadino e provinciale".
IL CASO IADAROLA. "Inoltre il recente abbandono - continuano i giovani leghisti - da parte della consigliera foggiana Liliana Iadarola (ora indipendente), avvenuto nell’ultimo consiglio comunale, è solo l’ultima tessera di un mosaico che si sta distruggendo miseramente sotto gli occhi di un pubblico inerme e sonnolente, ma soprattutto incapace di cogliere quei profondi segnali di malessere manifestatisi ampiamente nel corso degli ultimi mesi".
DA TUTTA LA PROVINCIA. "Il clima dissonante - conclude Fabrizio Simone - delle ultime settimane, quindi, ha spinto i dirigenti di Lega Giovani ad autosospendersi dal partito e ad interrompere le attività programmate, certi di un cambio di rotta dell’attuale dirigenza. All’appello hanno risposto anche i candidati di Lega Giovani della provincia di Foggia (Lucera, San Giovanni Rotondo etc.), presenti alle ultime elezioni comunali (il bottino elettorale di Lega Giovani sul territorio dauno ammonta complessivamente a circa 700 voti)".
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