Foggia, Stroppa sente l'ambiente vicino: "Non c'è più freddezza, ora la città è compatta con me e la squadra"
Alla vigilia del match con il Francavilla
Mette in guardia sulla
partita di domani – “E’ difficilissima, giochiamo contro una squadra quadrata,
forte, tiene il ritmo della prima, è come una diretta concorrente” -, elogia il
mercato di gennaio – “Sono molto soddisfatto degli arrivi” – e pensa solo alla
sfida con il Francavilla: “Non parliamo di filotto, giochiamo come se fosse
l’ultima gara di campionato”.
L’AMBIENTE. L’allenatore del Foggia, Giovanni
Stroppa, nella conferenza stampa pre-partita appare sereno e determinato.
Merito anche di un ambiente, ormai definitivamente ricompattato: “Non sento più
la freddezza dei primi tempi, ora è evidente che la città, la piazza è tutta
con me e con la squadra. Siamo tutti uniti verso un obiettivo unico”.
TEMPO E
PAZIENZA. L’entusiasmo è stato ritrovato grazie agli ultimi risultati e un
calciomercato altrettanto convincente. Tra i nuovi, dovrebbe trovare spazio
dall’inizio Deli, mentre Di Piazza e Figliomeni dovrebbero accomodarsi in
panchina. Ma anche sull’innesto dei nuovi, Stroppa predica calma. “Ci vuole
tempo e pazienza – sottolinea -. Qualcosa abbiamo provato come nuove soluzioni,
ma non si può andare all'arrembaggio per sperimentare. I nuovi devono capire
meccanismi e integrarsi al meglio, anche perché – evidenzia Stroppa – i vecchi
stanno facendo bene e rimpiazzarli non è semplice”.
I REPARTI. A proposito di
calciomercato – “Si migliora qualità e competitività in tutti i reparti, per
vincere il campionato dobbiamo avere due titolari in ogni ruolo” -, Stroppa
quasi non vede l’ora che arrivi martedì, giorno di chiusura. “In questo periodo
è particolarmente importante il fattore testa – spiega – e da calciatore se sei distratto dal
mercato, non è semplice mantenere tensione e attenzione su quello che stai
facendo”.
GLI INFORTUNATI. Guardano all’infermeria, Stroppa conferma che “Sarno
deve continuare il percorso di riabilitazione”, mentre su Agnelli ribadisce:
“Non ho voluto rischiare e schierarlo sabato scorso, ma neanche domani potrò
farlo partire dal primo minuto”. Diverso, il caso Empereur, con il tecnico rossonero che non smentisce il litigio alla ripresa degli allenamenti con il difensore
brasiliano e liquida il discorso: “Quando tornerà, vedremo…”.
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