Stampa questa pagina

Legambiente stila la classifica dei Comuni ricicloni: promossi Roseto e Motta, giù Foggia

Una nuova qualifica: “Comuni Rifiuti free”, per le amministrazioni che, oltre ad aver superato il 65% di raccolta differenziata, hanno anche contenuto la produzione pro capite di secco residuo al di sotto del 75 kg/anno per abitante. È la novità della nona edizione di Comuni Ricicloni Puglia 2016, che premia le realtà che hanno raggiunto l’obiettivo di legge sulla raccolta differenziata pari al 65% e tre Comuni Rifiuti free: Roseto Valfortore, Monteparano e Motta Montecorvino, rispettivamente con il 23,91%, il 65,64% e il 65,46% di secco residuo pro capite prodotto.

LA CLASSIFICA. Nel 2016 i Comuni Ricicloni pugliesi salgono a ventidue. Ancora una volta è Rutigliano, già premiato lo scorso anno, a occupare il primo posto della classifica con una percentuale media del 77% nell’anno 2015. Ex aequo per il Comune di Faggiano e Roseto Valfortore (Fg), che si piazzano al vertice della classifica diventando Comuni Ricicloni, dopo aver ricevuto il Premio di Seconda Categoria nella scorsa edizione. Riconfermati i Comuni di Casalvecchio di Puglia (71%), Monteparano (71%), Canosa di Puglia (70%), Cellamare (70%), Troia (70%), Latiano (69%), Motta Montecorvino (69%), San Vito dei Normanni (68%), Fasano (66%), Sava (66%), Crispiano (66%), Andria (65%) e Laterza (65%). Cinque i Comuni che diventano Ricicloni, insigniti del Premio di Seconda Categoria l’anno scorso, ovvero Barletta (72%), Poggio Imperiale (69%), San Giorgio Ionico (69%), San Marco La Catola (68%) e Cassano delle Murge (65%). New entry di questa graduatoria anche Serracapriola (65%), nell’edizione 2014 premiata con la Menzione Speciale Teniamoli d’Occhio.

SECONDA CATEGORIA. Sono invece undici i Comuni pugliesi a cui va il Premio di Seconda Categoria, per aver raggiunto nei primi nove mesi del 2016 una media percentuale pari o superiore al 65%. Ricevono il riconoscimento Erchie (71%), Torricella (71%), Ruvo di Puglia (70%), Torre Santa Susanna (70%), Apricena (69%), Mesagne (68%), San Michele Salentino (67%), Carosino (65%), Ostuni (65%), San Pancrazio Salentino (65%) e Villa Castelli (65%).

TENIAMOLI D’OCCHIO. Anche nell’edizione 2016 di Comuni Ricicloni è stata assegnata la Menzione Speciale Teniamoli d’Occhio alle Amministrazioni che, nei primi nove mesi del 2016, grazie all’avvio del porta a porta hanno raggiunto una media percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 55%. Tale soglia è stata raggiunta dai Comuni di Anzano di Puglia (63%), Monteleone di Puglia (63%), Adelfia (62%), Biccari (62%), Corato (62%), Grumo Appula (62%), San Ferdinando di Puglia (61%), Mola di Bari (59%), Polignano a Mare (59%), Putignano (59%), Triggiano (59%), Conversano (58%), San Giovanni Rotondo (58%), Terlizzi (58%), Castelluccio dei Sauri (57%), Massafra (56%), Candela (55%).

I CAPOLUOGHI. Continuano a rimanere poco soddisfacenti, anche per questa edizione, i risultati conseguiti dai capoluoghi di provincia nel 2015, ad eccezione del Comune di Barletta che, dal 2014 al 2015, grazie all’avvio del porta a porta, è passato da un 37% a un 72% di RD, diventando Comune Riciclone, e di Andria, che ha registrato il 65% di RD nel 2015. Timidi i segnali di cambiamento che arrivano dagli altri capoluoghi: Bari raggiunge solo il 35% di RD, Brindisi peggiora rispetto al 2014 e perde una posizione, Lecce e Trani superano di poco il 20% di raccolta differenziata, restando fortemente lontani dagli obiettivi di legge, Taranto si attesta su un misero 15% e Foggia si ferma al 10% di RD. La Provincia Bat rimane la più virtuosa, con il 42,72% di RD nel periodo compreso tra settembre 2015 e agosto 2016, con ben 8 comuni su 10 che hanno avviato la raccolta differenziata porta a porta.

GLI INDIFFERENTI. Nell’edizione 2016 di Comuni Ricicloni Puglia sono ben 41 i Comuni pugliesi che rientrano nella categoria de “Gli indifferenti” ovvero le amministrazioni che nei primi nove mesi del 2016 non raggiungono nemmeno il 10% di RD o non hanno effettuato alcuna registrazione sul portale Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia. Rientrano in questa categoria: Accadia, Alberona, Alezio, Altamura, Avetrana, Caprarica di Lecce, Carapelle, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Collepasso, Faeto, Ginosa, Manfredonia, Margherita di Savoia, Martignano, Miggiano, Ordona, Ortelle, Panni, Rodi Garganico, Sant'Agata di Puglia, Scorrano, Stornarella, Surbo, Trepuzzi, Volturino, Zapponeta, con una percentuale pari a 0%; Isole Tremiti (1%), Volturara Appula (2%), Peschici (3%), Cerignola (5%), Casamassima (6%); Gallipoli, Gravina in Puglia, Stornara, con una percentuale pari al 7%; Aradeo, Carpino, Sammichele di Bari, con una percentuale pari all’8%; Fragagnano, Palagianello, con una percentuale pari al 9%.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload