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L'eredità di Mister Hyde? È in un libro

Enzo Verrengia "riapre" il grande romanzo di Robert L. Stevenson. Questa sera, da Ubik

“Stanarlo? Ma non era morto nell'abitazione di Jekyll?”. Ingenui. Persino Stevenson, il grande narratore, inserito tra i personaggi di un romanzo che è molto più che puro “genere” narrativo. Hyde è tornato e non solo lui. Questa sera, alla libreria Ubik di Foggia (ore 19), il critico letterario, giornalista e autore nativo di San Severo, Enzo Verrengia, presenta il suo libro dal titolo “L'eredità di Hyde”, edito dalla casa editrice Piemme. Con lui, oltre al padrone di casa Michele Trecca e a Luciano Ciavarella, anche il neurologo Ciro Mundi, chiamato a conversare in merito al tema del “doppio” (evidentemente predominante) muovendosi tra psichiatria e letteratura. 
 
Da l'alter ego di Henry Jekyll al giovanissimo A. Conan Doyle, medico zelante, passando per l'ispettore Newcomen e per le alte schiere naziste, in una Norimberga degli anni '30 mai tratteggiata con minuzia. Sfiorando, anzi profondendo temi da sempre cari alla letteratura e alla filosofia, dal doppio al super-uomo, fino alla lotta eterna tra Bene e Male. “C’è qualcosa che non va nel suo aspetto; qualcosa di sgradevole, qualcosa di veramente detestabile. Non avevo mai visto un uomo che mi ispirasse tanta repellenza, eppure non saprei dire perché”. Il romanzo di Enzo Verrengia comincia proprio da qui, dalle parole del dottor Jekyll, da quel lucernario aperto nella stanza creata da Robert Louis Stevenson, dove sarebbe dovuto morire, riverso in terra, il malefico Edward Hyde. Ma il suo corpo è scomparso. 
 
Enzo Verrengia. Scrittore e giornalista, collabora con «L’Unità» e «La Gazzetta del Mezzogiorno» con approfondimenti di costume, società e recensioni. Ha pubblicato alcuni romanzi e racconti, e collabora inoltre alla serie a fumetti «Martin Mystère», dove ha firmato Zeppelin!, sull’incendio inspiegato dell’Hindenburg. Vive tra Pescara e la Puglia.
“Stanarlo? Ma non era morto nell'abitazione di Jekyll?”. Ingenui. Persino Stevenson, il grande narratore, inserito tra i personaggi di un romanzo che è molto più che puro “genere” narrativo. Hyde è tornato e non solo lui. Questa sera, alla libreria Ubik di Foggia (ore 19), il critico letterario, giornalista e autore nativo di San Severo, Enzo Verrengia, presenta il suo libro dal titolo “L'eredità di Hyde”, edito dalla casa editrice Piemme. Con lui, oltre al padrone di casa Michele Trecca e a Luciano Ciavarella, anche il neurologo Ciro Mundi, chiamato a conversare in merito al tema del “doppio” (evidentemente predominante) muovendosi tra psichiatria e letteratura. 
DOV'E' FINITO IL CORPO DI MISTER HYDE?. Da l'alter ego di Henry Jekyll al giovanissimo A. Conan Doyle, medico zelante, passando per l'ispettore Newcomen e per le alte schiere naziste, in una Norimberga degli anni '30 mai tratteggiata con minuzia. Sfiorando, anzi profondendo temi da sempre cari alla letteratura e alla filosofia, dal doppio al super-uomo, fino alla lotta eterna tra Bene e Male. “C’è qualcosa che non va nel suo aspetto; qualcosa di sgradevole, qualcosa di veramente detestabile. Non avevo mai visto un uomo che mi ispirasse tanta repellenza, eppure non saprei dire perché”. Il romanzo di Enzo Verrengia comincia proprio da qui, dalle parole del dottor Jekyll, da quel lucernario aperto nella stanza creata da Robert Louis Stevenson, dove sarebbe dovuto morire, riverso in terra, il malefico Edward Hyde. Ma il suo corpo è scomparso. 
L'AUTORE. Enzo Verrengia. Scrittore e giornalista, collabora con «L’Unità» e «La Gazzetta del Mezzogiorno» con approfondimenti di costume, società e recensioni. Ha pubblicato alcuni romanzi e racconti, e collabora inoltre alla serie a fumetti «Martin Mystère», dove ha firmato Zeppelin!, sull’incendio inspiegato dell’Hindenburg. Vive tra Pescara e la Puglia.

di Redazione 


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